Maria Falcone chi è la sorella di Giovanni Falcone? età, carriera, vita privata e figli
Si chiama Maria Falcone è la sorella del famosissimo magistrato ucciso dalla mafia Giovanni Falcone, L’uomo ha passato tutta la vita a combattere le mafie del nostro paese ed è morto per mano loro. Oggi 23 maggio 2021 è la ricorrenza tragica nella strage di Capaci, Sono passati insieme esattamente 29 anni da quel tragico giorno. Maria Falcone sarà ospite nel programma condotto da Mara Venier domenica in dove la donna ricorderà le norme professionalità e bontà d’animo del fratello Giovanni Falcone.
Vita privata
Riservatissima, la vita privata di Maria Falcone è praticamente sconosciuta al pubblico. nNon si sa se la donna abbia un marito o un compagno, né se abbia o meno dei figli. Per quanto riguarda la famiglia d’origine invece, è sorella di Anna (1934) e del compianto Giovanni (1939).
“Rivolgo innanzitutto un ringraziamento al presidente Mattarella, ai ministri e a tutte le autorità che anche quest’anno hanno accolto l’invito a partecipare a questa nostra iniziativa per il ventinovesimo anniversario della strage di Capaci. La presenza delle istituzioni è un segnale per noi importantissimo, il segnale che lo Stato c’è ed è al fianco dei cittadini in questa lunga battaglia per la legalità che portiamo avanti ormai da 29 anni.
E il segnale che lo Stato non intende arretrare perché è consapevole che la mafia non è vinta e che deve restare una priorità nell’agenda politica del Paese”. Lo ha detto Maria Falcone, sorella del giudice ucciso, questa mattina nella commemorazione della strage di Capaci, nel’aula bunker dell’Ucciardone “Il mio grazie va anche ai giovani studenti che sono qui con noi e che rappresentano tutte le scuole con le quali abbiamo collaborato in questo anno così difficile. Sappiamo che molti altri avrebbero gradito esserci, ma le sagge misure indicate dal governo ci hanno costretto a ridurre al minimo le presenze, e questo ci dispiace moltissimo”, ha aggiunto.
“Abbiamo alle spalle un anno difficile. Lo è stato per tutti, ma in modo particolare per chi non ha potuto proseguire la sua attività lavorativa e si è trovato ad affrontare, oltre all’emergenza sanitaria, anche difficoltà economiche enormi – ha osservato – Anche il mondo della scuola ha pagato un prezzo altissimo, e sappiamo tutti che la didattica a distanza è stata uno strumento per ridurre il danno, che comunque c’è stato, in particolare a danno delle fasce sociali più deboli economicamente”.