“Ai neonati aria e insulina per ucciderli a poche ore dal parto”, le accuse all’infermiera Lucy Letby
L’accusa sostiene che la donnava aria e nelle vene dei neonati mentre gli altri operatori erano bendati, volte arrivando a tentare l’assassino quattro volte in alcuni casi.
Un’infermiera dell’ospedale Contessa di Chester di Liverpool è stata accusata di aver ucciso dieci neonati e di aver ucciso di ucciderne altri dieci, tutti a poche ore dalla nascita. L’accusa sostiene che Lucy Letby, 32 anni, ha iniettato loro aria e insulina per ucciderli quando altri operatori sanitari erano ciechi, arrivando in alcuni casi a tentare l’omicidio quattro volte prima di riuscire a uccidere alcune delle sue vittime. La signora Letby nega tutti i 22 capi d’accusa dei crimini avvenuti tra il 2015 e il 2016 nell’unità neonatale di cui faceva parte.
L’accusa ha spiegato alla giuria che nell’unità neonatale di un ospedale rurale si era registrato un drammatico aumento di casi di morte o malattia improvvisa tra i neonati. L’unico denominatore comune a tutti i casi era la presenza dell’infermiera Lucy Letby. Dopo aver cercato una causa, senza a trovarla, i consulenti notarono che i collassi e le morti inspiegabili avevano un denominatore comune: La presenza di una delle infermiere neonatali e quell’infermiera era Lucy Letby.
“C’è un numero molto limitato di persone che avrebbero potuto essere l’avvelenatore, perché l’ingresso in un’unità neonatale è strettamente limitato e in tutti casi Lucy Letby era in servizio quando i bimbi si sono sentiti male” ha proseguito il Pm, rivelando: “Molti degli eventi in questo caso si sono verificati durante i turni di notte ma Quando Lucy Letby è stata spostata sui turni diurni, l’aumento dei malori e le morti sono passati i blocco ai turni diurni”.