Jennifer Lopez nei guai, ha violato la quarantena per la palestra
Sebbene le misure per contenere il contagio da coronavirus siano state estese, ormai, in tutto il mondo c’è qualcuno che invece di dare il buon esempio, continua a comportarsi come se non fosse nel pieno di una pandemia, ovvero Jennifer Lopez. La diva è stata paparazzata a Miami intenta ad uscire da una palestra, aperta appositamente per farla allenare, violando così la pandemia imposta a tutti i cittadini della Florida.
Un abito in chiffon di seta, una cantante dalle curve esplosive, la nascita di un nuovo, popolarissimo servizio di ricerca su Internet: Google Immagini. Che cosa possono avere in comune? Per comprenderlo bisogna tornare indietro di vent’anni. È la notte dei Grammy Awards, il 23 dicembre 2000. Sul palco dello Staples Center di Los Angeles sale la cantante che nei mesi precedenti ha fatto faville con If you had my love: Jennifer Lopez, 31 anni, un concentrato di sensualità e fascino latino. Il vestito verde che indossa, disegnato da Donatella Versace, entra in pochi minuti nella storia della moda e prende il nome di “Jungle dress Versace di Jennifer Lopez”, dove jungle (giungla) è dovuto alle palme stampate sul tessuto trasparente. Oggi, trova posto anche su Wikipedia: è entrato nella storia.
Ha una caratteristica: vela poco e mostra parecchio del corpo perfetto della star. Il jungle dress ha maniche lunghe, lascia scoperta la schiena, la scollatura scende sotto l’ombelico fino a una spilla di strass, la gonna è aperta sul davanti e lascia vedere le culotte in tinta e strepitose gambe ben tornite. È un abito rischioso, riservato alle pochissime star in grado di esporre alla luce severa dei riflettori un addome perfetto. La cantante di origine portoricana appartienesenza dubbio alla categoria. L’apparizione della Lopez ai Grammy attira sull’abito un’attenzione senza precedenti. Il giorno seguente il popolo del web sembra impazzito, milioni di utenti si scatenano nella ricerca del jungle dress, perché tutti vogliono vederlo, se possibile, addosso alla cantante. Si cercano immagini, ma non è facile trovarle.
Il fenomeno ha proporzioni tali da suscitare la risposta di Google, il motore di ricerca più diffuso sul web. I suoi tecnici predispongono infatti un nuovo servizio: nasce così Google Images, dedicato alla ricerca delle fotografie in Rete, oggi tra i più utilizzati nella navigazione. Ecco spiegato come un abito sexy possa lasciare un segno nell’evoluzione della tecnologia. Parliamo quindi di qualcosa che è molto più di un capo di abbigliamento, il jungle dress è un oggetto di culto, legato indissolubilmente al personaggio Lopez e al suo successo. J.Lo, così la chiamano i fan, ha raggiunto i vertici dello star system partendo dal basso. Nata nel Bronx, a New York, in una famiglia portoricana di origini spagnole, è considerata una delle donne più sexy del pianeta. Merito soprattutto del suo fondoschiena, il più apprezzato di Hollywood e come tale assicurato per la bellezza di 27 milioni di dollari.
I suoi soprannomi sono infatti the Bottom, cioè “il sedere”, e la guitarra, che in spagnolo significa chitarra, strumento a cui vengono paragonate le sue curve ampie. Jennifer studia danza fin da piccola e inizia a lavorare nel mondo dello spettacolo come ballerina, partecipa a tour e video musicali, poi debutta in Tv e al cinema finché, nel 1999, si lancia nel mondo della musica con il singolo If you had my love. Il successo porta all’uscita del suo primo album, On the 6, che oggi ha raggiunto gli 8 milioni di copie vendute. La ragazza del Bronx diventa in breve la regina del pop latino, una star tra le più amate e pagate d’America. Attrice, produttrice, donna d’affari, si dedica con metodo alla propria immagine e alla cura di una bellezza che sembra resistere al passare del tempo. Dorme almeno sette ore a notte, segue una dieta ferrea e si sottopone quotidianamente a lunghe sedute di allenamento. Le sue forme, morbide ma straordinariamente toniche, sono frutto di sacrifici continui. Anche la sua vita sentimentale, parecchio movimentata, è oggetto di attenzione da parte dei suoi fan. J.Lo ha all’attivo tre divorzi ed è madre dei gemelli Emme e Maximilian, nati 12 anni fa dal terzo marito Marc Anthony.
Oggi, dopo una serie di love story ben documentate sui social, la star sembra fare sul serio con Alex Rodriguez, 44 anni, un ex giocatore di baseball che ha collezionato fidanzate tra modelle e attrici. Rodriguez le ha chiesto di sposarlo un anno fa, su una spiaggia delle Bahamas, al tramonto. La proposta, accompagnata da un solitario di 16 carati – valore 5 milioni di dollari – e immortalata ad arte da un fotografo, è stata accettata, ma pare che le nozze non siano così imminenti. La cantante, che negli ultimi mesi è apparsa molto felice accanto al fidanzato, ha commentato durante il programma televisivo di Oprah Winfrey: «Se staremo insieme per il resto della nostra vita, che fretta c’è di sposarsi?». La sua carriera intanto, procede al meglio. Al punto che pochi mesi fa, a settembre, Jennifer ha celebrato se stessa indossando di nuovo il jungle dress. L’occasione è offerta dalle sfilate milanesi che presentano le collezioni della primavera- estate 2020: Donatella Versace, sua amica, propone alla cantante di sfilare con l’edizione rivisitata dell’abito verde.
Jennifer, che ha compiuto 50 anni, non si tira indietro: i possibili confronti con le foto del 2000 non la spaventano. Così, il ventesimo compleanno del vestito verde viene festeggiato con un colpo di teatro alla fine dellasfilata: «Google, mostrami le immagini del jungle dress», chiede Donatella Versace dopo che l’ultima top model ha lasciato la passerella. Sullo schermo appaiono allora le foto di J.Lo ai Grammy del 2000. Poi, Donatella ordina ancora: «Ora, però, mostrami il vero jungle dress». E questa volta, al posto delle immagini, esce in passerella Jennifer Lopez in persona, con un jungle dress ancora più ridotto e audace del modello originale. Il pubblico è in delirio, perché a 50 anni la star appare in forma come lo era a 30 e può permettersi di scoprire ancora di più le braccia, la schiena e le gambe. Il destino del vestito verde, ripreso in più varianti nella collezione di quest’anno, è definitivamente intrecciato a quello della diva. Entrambi sembrano resistere al passare del tempo.
Il modello originale era stato presentato durante le sfilate del 1999, con la collezione primavera-estate 2000, disegnata da Donatella Versace. Lo indossava, sulla passerella, la top model Amber Valletta. Poi, la stessa Donatella Versace lo aveva sfoggiato in un paio di occasioni mondane. È addosso a lei che Jennifer Lopez lo vede per la prima volta. Se ne innamora e ne ordina uno, con l’idea di creare scompiglio alla serata dei Grammy. Non si sbaglia: fin dal suo arrivo sul red carpet accanto al fidanzato dell’epoca, Puff Daddy, la scollatura e il gioco di trasparenze fanno clamore, con tutto quel che segue. In breve, il vestito in chiffon di seta stampato diventa un capo di culto. Per Donatella Versace si tratta di una pubblicità straordinaria: grazie a J.Lo il primo abito iconico del terzo millennio porta la sua firma e le celebrities fanno a gara per averne uno.
La carriera della stilista ottiene così un nuovo slancio, a tre anni dalla morte del fratello Gianni, e questo le permette di rendere più saldo il legame della maison con le star hollywoodiane. Jennifer è naturalmente tra le clienti più affezionate: poche sanno interpretare come lei lo stile Versace. E pochi abiti riescono a valorizzare la sua femminilità prorompente come quelli della casa di moda milanese. Nel dicembre scorso, reduce dal successo della sfilata di settembre, J.Lo indossa di nuovo il jungle dress al Saturday Night Live, programma popolarissimo in onda il sabato sera sulla rete statunitense Nbc. Un modo per festeggiare la conclusione di un anno particolarmente felice, scandito dalla proposta di matrimonio del compagno, dalla partecipazione al Met Gala, da un nuovo film interpretato, Hustlers. Il vestito verde con le palme è il suo portafortuna.