Nada chi è: età, foto, carriera, vita privata, marito, figli e biografia
Nada Malanima ha segnato un’epoca con le sue canzoni: da Ma che freddo fa a Amore disperato, senza dimenticare Re di Denari e Il cuore è uno zingaro. Ma che fine ha fatto la cantante e di cosa si occupa oggi? L’artista ha 67 anni (è nata il 17 novembre 1953) e non ha mai abbandonato il mondo dello spettacolo. La cantautrice toscana continua a fare concerti e ospitate in giro per l’Italia. Oltre alla musica ha deciso di dedicarsi ad altre arti, come la scrittura. Negli ultimi anni ha scritto ben quattro romanzi, di cui l’ultimo (Leonida) è uscito nel 2016. È considerata una delle interpreti più originali e coraggiose della musica italiana contemporanea. Non solo sette note e scrittura: l’interprete è pure un attrice e nel corso del tempo ha preso parte a diversi film e fiction. Proprio il cinema l’ha fatta conoscere alle generazioni più giovani. Un suo brano, Senza un perché, è stato inserito nel film The Young Pope, firmato da Paolo Sorrentino. Tanto è bastato per rilanciare Nada nelle classifiche musicali di tutto il mondo, con grande orgoglio della diretta interessata.
Nel gennaio 2015, Giovanni Allevi ha poi dedicato al tema dell’amore il suo nono album, intitolato proprio “Love“, che ha raggiunto l’ottava posizione in Classifica FIMI. In occasione della promozione del disco, il compositore, direttore d’orchestra e pianista ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla sua famiglia nel corso di un’intervista concessa a ‘Famiglia Cristiana’: «La mia famiglia è il mio rifugio, è la mia Itaca. Spesso sono lontano per lavoro e mi accompagna durante la tournée un sottile senso di colpa che tutti i papà condividono. Il minimo che possa fare è dedicare loro alcune mie composizioni e, soprattutto, cercare di vivere più intensamente possibile il momento in cui sono insieme ai bimbi e magari cogliere in quel momento l’ispirazione per un brano musicale».
Sull’educazione dei bambini, invece, Giovanni Allevi aveva detto: «Voglio lasciarli liberi. Io penso che i bambini debbano giocare il più possibile. Noi abbiamo il dovere di porre davanti a loro una tavolozza di colori più ampia possibile, lo spettro maggiore di possibilità in termine di gioco, di sperimentazioni, anche di avvicinamento di strumenti musicali o a forme espressive. Poi, saranno loro a scegliere la strada da intraprendere».
Il 14 febbraio 2019, per celebrare San Valentino, Giovanni Allevi ha scritto su Facebook: «Se amare ed essere amati sembra così difficile e complicato, non è colpa nostra! È il mondo in cui viviamo che ha perso la bussola. Buon Amore a tutti».