Gaia Girace e Margherita Mazzucco chi sono
È appena ripartita la terza e penultima stagione di “L’amica geniale”, la serie boom di ascolti di Rai Uno, tratta dai romanzi di Elena Ferrante, che racconta la vita e le avventure di due amiche, Lila e Lenù, cresciute in un quartiere popolare di Napoli. Per l’ultima volta le protagonista saranno interpretate da Gaia e Margherita: «Tra di noi c’è una grande intesa, ma non ci siamo frequentate fuori dal set, e forse abbiamo fatto bene»
Milano, febbraio on siamo amiche. Lo dicono a gran voce Gaia Girace e Margherita Mazzucco, protagoniste della serie tv L’amica geniale, giunta al suo terzo capitolo, dal titolo Storia di chi fugge e di chi resta, in onda in prima serata su Rai Uno. Gaia interpreta Lila, mentre Margherita la sua amica-nemica Elena, detta Lenù. Tratta dai libri di Elena Ferrante, la serie è diretta da Daniele Luchetti, cui ha ceduto il testimone Saverio Costanzo.
Ragazze, partiamo dal concetto di amicizia. Voi siete amiche? Gaia: «Con Margherita mi sono trovata bene sin dall’inizio, tra di noi c’è una grande intesa, ci troviamo bene a recitare, però non abbiamo mai avuto occasione di frequentarci al di fuori del set».
Margherita: «Non abbiamo voluto forzare questo rapporto, abbiamo deciso di lasciarlo così com’è, e forse abbiamo fatto bene». Ma esiste secondo voi l’amicizia al femminile? Gaia: «Per me è difficile che ci sia un’amicizia vera tra ragazze. Ci ho provato tante volte, ma sono molto diffidente. Ci sono troppe competizioni e invidie e io odio queste cose».
Margherita: «Il rapporto tra Elena e Lila non credo sia di amicizia, più che altro è un rapporto di amore-odio, abbastanza insolito. Non ho mai avuto un rapporto così, purtroppo o per fortuna. È un continuo sfidarsi per una crescita personale che non mi appartiene». Questo terzo capitolo di L’amica geniale si intitola Storia di chi/ugge e di chi resta. Davanti alle difficoltà voi restate e combattete o fuggite?
Gaia: «Affronto sempre le difficoltà, non scappo mai». Margherita: «Sono abbastanza fuggente di natura, però mi rendo conto che non posso fuggire tutta la vita e che alla fine le cose le devo affrontare, altrimenti continueranno a inseguirmi». In che cosa vi ritrovate nel vostro personaggio? Margherita: «Sono così simile a Elena che alla fine non riuscivo più a distinguere chi era Margherita e chi Elena. È stato sorprendente, soprattutto quest’anno, capire che anche io ragionerei e reagirei come lei in determinate situazioni. Abbiamo la medesima sensibilità, ma Elena è più determinata di me».
Gaia: «Io e Lila siamo molto determinate, perseguiamo i nostri obiettivi e finché non li raggiungiamo non ci arrendiamo, non molliamo. Siamo impulsive, anche se io sto cercando di diventare più riflessiva, diplomatica e meno impulsiva e sfacciata di lei».
Tra le scene che avete dovuto interpretare ci sono quelle in cui, da giovani madri, tenete in braccio un neonato. Vi siete immaginate in futuro con un vostro bambino in braccio?
Gaia: «Ho un istinto materno molto forte, quindi mi sono trovata benissimo con i bambini. Il mio fidanzato lo sa perfettamente che amo i bambini, ma c’è ancora tempo prima di diventare genitori».
Margherita: «È stato traumatizzante. Quando i bimbi piangevano mi sentivo tanto in colpa. Però alla fine ci ho preso la mano. Io non sono fidanzata, per cui nessuno si spaventerà per quello che ho detto (ndr: ride)». L’esperienza con L’amica geniale per ora si è conclusa: il quarto capitolo non vi vedrà più interpreti di Lila ed Elena. Ma qualcos’altro bolle già in pentola?
Gaia: «Io continuo a voler fare l’attrice, anche se non è stato facile conciliare il cinema con la vita privata». Margherita: «Ovviamente Lenù mi mancherà, ma è giusto guardare anche oltre. Ho appena finito di girare il nuovo film di Susanna Nicchiarelli su Santa Chiara. E ora sogno tanti altri bei progetti e nuovi personaggi».