Sapete chi era Marisa Chiazzese, moglie di Sergio Mattarella? Malattia e cause della morte

Italia

Marisa Chiazzese era la moglie di Sergio Mattarella, morta nel 2012 a causa di un tumore. Per questo, dalla sua nomina a Presidente, è sempre stato accompagnato dalla figlioletta Laura in tutti gli eventi istituzionali.

Poco si sa su come fosse Marisa Chiazzese e sul suo ruolo nella vita di Matterella. Quello che si sa, invece, sono le circostanze del loro matrimonio – si sono incontrati e sposati nel 1966 prima di trasferirsi a Roma per motivi politici. Era la sorella di Piersanti Mattarella; perse suo fratello per mano di Cosa Nostra nel 1980, che lo uccise prima che potesse condurre le indagini sulla loro organizzazione criminale.

Marisa Chiazzese è morta il 1 marzo 2012 a Castellammare del Golfo. Il presidente Sergio Matterrella l’ha ricordata durante una giornata nazionale della ricerca sul cancro con queste parole: “Per seguire la mia persona più cara al mondo, ho trascorso numerose settimane visitando più volte gli ospedali oncologici”.

Sarebbe auspicabile che ogni tanto persone sane potessero passare qualche giorno negli ospedali oncologici per far capire a tutti quanta sofferenza c’è intorno a noi. Cosa ne sarebbe della first lady italiana Laura Mattarella dopo la sua morte? Continuerebbe ad accompagnarlo in tutti gli eventi ufficiali?

Mattarella è consacrato come uno dei migliori presidenti della storia della Repubblica. Il suo secondo mandato non è un gioco di palazzo, ma un’insolita volontà popolare e parlamentare nei tafferugli italiani. Solo Giovanni Gronchi nel 1955 emerse da un’analoga ondata di sostegno parlamentare. Era un candidato dissidente che è stato votato da alcuni membri della Democrazia Cristiana contro la linea ufficiale del partito. E a poco a poco si sono riuniti tutti. “È stato imposto dal basso. E l’importante è che il Parlamento ora abbia trovato la sua strada”, insiste Ceccanti.

Da allora la situazione è cambiata enormemente e rivela un problema endemico. Nella cosiddetta Prima Repubblica, quando i partiti erano forti, di solito erano i presidenti che volevano ripetersi in carica, ma le formazioni impedivano loro di farlo per non dare loro troppo potere. Oggi è vero il contrario: presidenti come Mattarella vogliono solo tornare a casa a Palermo per riposare, ma le parti non sono in grado di sostituirli e devono fermare il camion in movimento.

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