Valerio Scanu chi è? Il racconto della morte del padre
Recentemente sono riemerse delle discutibili affermazioni omofobiche fatte da Valerio Scanu in un programma televisivo nel 2010: “Mi sono sempre sentito attratto dalle donne, ma mi piacciono anche gli uomini”. Qual è la verità dietro questa clamorosa dichiarazione?
La morte del padre
La storia di quel giorno doloroso: “Prima di finire in ospedale, a novembre, mio padre, che era andato in pensione da un anno, fece l’albero di Natale. Tutti i giorni che è stato in ospedale c’era questo albero con un angelo sopra. Ho detto ‘vediamo se accade il miracolo’, invece non è accaduto nessun miracolo”. Rivivendo quel dramma, il dolore si trasforma in rabbia: “Il problema è che oggi la gente ancora non ha capito e continua a fare le stronzate. E questa è una cosa che mi manda in bestia. Con la vita delle persone non si gioca. Ho sentito di gente con polmonite bilaterale interstiziale, diagnosticata dentro un ospedale, dire che la polmonite gli è venuta perché gli hanno fatto un prelievo. Lo so io tutto quello che ho passato l’anno scorso: ricevere le chiamate dei medici, ogni giorno, per gli aggiornamenti. La sera che è morto mio padre mi hanno chiamato a mezzanotte e quaranta, io ero a Roma, mi sono riaddormentato, mi sono svegliato alle sette e mezza e ho detto ‘come faccio adesso?’. Ho informato io la mia famiglia”.
Un dolore acccante: “Non volevo andare al funerale. Una volta lì mia madre mi ha chiesto di salire al cimitero, ma non ce la facevo. Non volevo vedere quella scena che poi ho visto: questo copribara con una stella di Natale e sentire lei che mentre lo chiudevano gli augurava buon Natale. E’ stata una pugnalata. Mentre piangevo mi diceva di ricompormi, che lei ci aveva promesso che avrebbe fatto la brava – racconta ancora commosso, parlando della mamma – Lei fa la forte giustamente, ha due figli e due nipoti. Forse l’amore per i nipoti è anche più grande, ma l’amore per i figli è più forte rispetto a quello per un marito. Io non sono padre, ho l’amore per la mia famiglia”.
“Ho dato ascolto a persone sbagliate ma no ho nessun rimpianto”
Sul ritratto fatto da una fan il Valerio bambino e il Valerio uomo: “Il bambino di ieri era un caga***, ma anche quello di oggi. Sono sempre stato uno coi piedi per terra, per quanto invece dia l’impressione di essere uno altezzoso o che se la tira”. E se si guarda indietro nessun rimpianto: “Ho dato spesso ascolto a persone che avevo intorno che mi hanno mal consigliato, ma va benissimo così. Non voglio scaricare le responsabilità ad altri”.