Gianni Morandi sta meglio, adesso strimpella la chitarra
Finalmente ci è riuscito, dopo due mesi e mezzo ha ripreso in mano la chitarra. «Le difficoltà sono piuttosto evidenti», ammette Gianni Morandi a corredo del video postato sui social per documentare l’ulteriore passo avanti nel percorso di guarigione.
A marzo si era ustionato gravemente bruciando sterpaglie nel giardino di casa e per settimane è rimasto ricoverato nel reparto grandi ustionati dell’ospedale Bufalini di Cesena. Poi, una volta dimesso, ha iniziato un lungo percorso di fisioterapia per riacquistare l’uso della mano destra, che tra le parti del corpo ferite era la più compromessa. Ora ride, è felice come una bambino la mattina di Natale: strimpella La canzone del sole di Lucio Battisti, canta e intanto si accompagna con i noti accordi.
Una mirabile conquista: a fine aprile raccontava di aver imparato a fare tutto con la sinistra – «Scrivere, telefonare, lavarmi la faccia, mangiare, vestirmi, farmi un caffè, stappare una bottiglia» – tranne suonare. «Ci vuole tempo ma ce la farò», si era fatto coraggio. E infatti eccolo qua: al posto del plettro usa il tutore, quel palmare che gli hanno applicato da qualche settimana per aiutarlo a tenere le dita dritte e stese, soprattutto di notte, ed evitare che si accartoccino e si richiudano su loro stesse man mano che la pelle si riforma.
Insomma il peggio è passato. Gianni non manca mai di aggiornare i fan sulle fasi della convalescenza, ma tra un bollettino medico e l’altro ha ripreso a postare le foto di vita quotidiana, scanzonate e piene di buonumore, che l’hanno reso una star dei social, con tre milioni di follower su Facebook e un milione e 300 mila su Instagram.
Un vero inno alle piccole cose, alle gioie di ogni giorno, che dopo l’incidente sembrano ancora più preziose: lui tra le rose in giardino, i suoi fiori preferiti, o sotto il glicine bianco, immortalato dalla moglie Anna un attimo prima di mettersi in posa; in gita a Cesenatico per una passeggiata e una piadina con lo squacquerone, o a Monghidoro, il suo paese natale, «per ritrovare quel bambino che sognava di scappare e non tornare più e che invece oggi è felice di essere qui, in questa bellissima giornata»; e poi al mare, nel bosco, con una cassetta di fragole appena colte o con le bottiglie di vino che Al Bano gli ha mandato dalla Puglia. E pure a fare il vaccino anti Covid, finalmente. Per tornare ad attingere – a piene mani, è proprio il caso di dire – alla vita e alla normalità.