Bambina di 7 anni perde la vita travolta da un’onda a Ravenna: i genitori rischiano il processo per omicidio colposo

Italia

La Procura ha formalizzato una richiesta di rinvio a giudizio per i genitori della bimba di 7 anni che il 23 giugno 2023 è tragicamente morta annegata a Lido di Classe, nel Ravenna. L’incidente è avvenuto mentre la piccola si trovava in acqua con il padre e un cugino, quando è stata travolta da un’onda. Le indagini, che si sono protratte per diversi mesi, hanno portato alla decisione del pubblico ministero di accusare i genitori di omicidio colposo.

Quel giorno, la famiglia si trovava in spiaggia e la bimba stava facendo il bagno quando è stata colpita da un’onda improvvisa. I bagnini presenti, accortisi dell’arrivo dell’onda, avrebbero cercato di lanciare l’allerta con i fischietti, ma a quanto pare non sarebbero stati uditi. Quando la piccola è stata recuperata e portata a riva, era già priva di sensi. Due soccorritori, una dottoressa e un operatore del 118, entrambi fuori servizio, hanno tentato di rianimarla. Successivamente, un’ambulanza e un’auto medica sono intervenute per trasferire la bimba prima all’ospedale di Ravenna e poi all’ospedale Sant’Orsola di Bologna, dove purtroppo è deceduta. Le indagini e i risultati dell’autopsia hanno confermato che la causa della morte è stata l’annegamento.

Dopo il termine delle indagini, i genitori della bimba sono stati informati della richiesta di rinvio a giudizio. Dovranno ora comparire davanti al giudice per l’udienza preliminare. Si attende la decisione del giudice dell’udienza preliminare (gup) per determinare se si procederà con un vero e proprio processo.

Il caso ha suscitato grande attenzione mediatica e pubblica, evidenziando le problematiche legate alla sicurezza delle spiagge e alla sorveglianza in acqua, specialmente durante i periodi di alta affluenza turistica. Le autorità locali stanno monitorando la situazione e hanno avviato discussioni su possibili misure preventive per evitare che tragedie simili possano ripetersi in futuro.

La richiesta di rinvio a giudizio rappresenta un ulteriore passo nel percorso giudiziario che seguirà a questo drammatico evento. La comunità e i familiari della bimba attendono con trepidazione l’esito dell’udienza preliminare, consapevoli che la giustizia deve fare il suo corso.

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