Gianloreto Carbone: “Ho abbandonato Chi l’ha visto per stanchezza, con Federica Sciarelli avevamo litigi da coppia sposata.”

Spettacolo e Tv

Gianloreto Carbone, noto per il suo lungo percorso all’interno del programma Chi l’ha visto?, ha lasciato il programma nel 2021, ma rimane uno dei volti più amati della trasmissione condotta da Federica Sciarelli, dedicata alla ricerca di persone scomparse. Nel corso della sua carriera, Carbone ha affrontato casi di grande rilevanza, tra cui la strage di Erba, gli omicidi di Sarah Scazzi e Elena Ceste, e il caso di Benno Neumair. In una recente intervista a Fanpage.it, ha condiviso dettagli della sua vita, dall’incontro con Santa Clelia Barbieri, che ha influenzato il suo percorso, fino alle tensioni con Sciarelli.

Nato nel 1945, Carbone festeggerà i suoi 80 anni il 20 giugno. Anche se è in pensione dal 2010, la sua vita continua a essere attiva e piena di impegni. Recentemente ha pubblicato un libro intitolato “Sì, io l’ho visto!”, edito da Armando Editore, in cui racconta aneddoti e retroscena della sua carriera.

Carbone ha iniziato a lavorare a Chi l’ha visto? per necessità economiche: “Ho iniziato a lavorare a Chi l’ha visto per provvedere alla mia famiglia, avevo bisogno di soldi”, ha dichiarato. All’inizio, non si sentiva a suo agio nel programma, ma con il tempo è stato coinvolto nel dolore e nella disperazione delle persone. Riguardo al suo rapporto con Federica Sciarelli, ha affermato: “Litigavamo sempre, sembravamo marito e moglie, ma ci volevamo bene.” Tuttavia, una frattura significativa si è verificata in seguito a un controverso caso di cronaca.

Carbone ha raccontato che il suo nome deriva da un voto di sua madre, che sperava nel ritorno sano e salvo di suo padre dalla guerra. La sua infanzia è stata trascorsa in un piccolo paese, Posta Fibreno, in Ciociaria, dove ha vissuto serenamente fino a quando non è stato mandato in collegio. Ha descritto il periodo come difficile, ma ha superato le difficoltà. Il movimento del ’68 ha segnato un cambiamento cruciale nella sua vita, avvicinandolo alla politica e alla scoperta della sessualità.

Dopo aver lavorato con Pier Paolo Pasolini nel film “Medea”, Carbone ha intrapreso la sua carriera a Chi l’ha visto? nel 1993, dopo un incontro che ha cambiato la sua vita. “Un amico mi ha suggerito di provare a lavorare a Chi l’ha visto, dove lavorava lui”, ha spiegato. La sua prima esperienza sul campo è stata in un piccolo paese al confine con la Francia, dove inizialmente si è sentito fuori posto. Tuttavia, un incontro con una donna lo ha motivato a rimanere e dedicarsi al suo lavoro.

Durante la sua lunga carriera, Carbone ha lavorato con diverse figure del programma, tra cui Donnatella Raffai e Federica Sciarelli, quest’ultima subentrata nel 2004. Carbone ha notato che Sciarelli era distratta durante i servizi, e ha deciso di farle uno scherzo per dimostrarle l’importanza di tutti gli elementi di un servizio, non solo della narrazione. Nonostante i frequenti litigi, il loro sodalizio è stato fruttuoso, fino alla frattura avvenuta con il caso della strage di Erba.

Carbone ha espresso le sue riserve sulla condanna di Olindo e Rosa Bazzi, sostenendo che non c’erano prove sufficienti. Ha realizzato un servizio sulla confessione di Olindo, ma quando Sciarelli decise di bloccarlo, il loro rapporto ne uscì danneggiato. “Questa cosa mi è dispiaciuta perché ha rovinato il rapporto con lei”, ha commentato, pur riconoscendo che entrambi avevano il loro peso di responsabilità.

La decisione di lasciare Chi l’ha visto? è stata sua, nonostante le voci contrarie. “Tutti pensano che mi abbiano mandato via, ma fosse stato per loro mi avrebbero tenuto fino alla morte”, ha chiarito. Carbone ha affermato di essere stanco dopo aver trattato numerosi casi importanti e ha smesso di seguire il programma, pur continuando a ricevere affetto dal pubblico.

Riguardo alla sua carriera, ha raccontato di aver avuto contatti con diversi assassini, tra cui Elvino Gargiulo, il “Mostro del Quadraro”, e ha descritto come, nonostante il suo ruolo di giornalista, cercasse di comprendere le motivazioni dietro le azioni di questi individui.

Con l’avvicinarsi del suo ottantesimo compleanno, Carbone riflette sulla sua vita e il suo percorso professionale. “Quando ho preso coscienza che sto per compiere 80 anni, sono rimasto scioccato per un mese”, ha dichiarato. Nonostante la sua età, continua a lavorare e ha in programma di scrivere un altro libro. È sposato e ha un figlio di cui è molto orgoglioso, che ha intrapreso una carriera artistica.

Oggi, Gianloreto Carbone non sente più l’istinto di occuparsi di nuovi casi di cronaca, ma mantiene un legame con i suoi ex colleghi, i quali spesso si chiedono come avrebbe affrontato determinate situazioni. Con un bilancio sereno della sua vita, Carbone si prepara a festeggiare un traguardo significativo, consapevole dell’affetto che continua a ricevere dal pubblico.

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