Marcello Lippi: “Le ore sembrano infinite. I pomeriggi sono interminabili, bisogna resistere fino alle sette”

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Marcello Lippi, icona del calcio italiano, si avvicina al suo 77° compleanno con una carriera costellata di successi e riconoscimenti. Famoso per aver guidato la Juventus e la Nazionale italiana alla vittoria in numerosi trofei, tra cui il Mondiale del 2006 e l’ultima Champions League della Juventus nel 1996, il toscano continua a essere un simbolo del calcio, fermato per strada da fan di tutte le età. Anche chi non ha avuto l’opportunità di vederlo in campo o in panchina lo riconosce e lo celebra.

In un’intervista recente, Lippi ha condiviso i suoi pensieri sulla vita e sui ricordi che lo accompagnano. “I ricordi sono tanti e non li mando via, anche perché sono quasi tutti felici – racconta oggi Lippi – Però non rivorrei niente indietro, dal momento che ho avuto tutto. Ho avuto la vita migliore del mondo, il mio tempo va bene così”. Queste parole evidenziano la sua gratitudine per un’esistenza piena di esperienze significative e trionfi.

Nonostante il successo, Lippi affronta ora una nuova realtà. Dopo essere stato al centro dell’attenzione per gran parte della sua vita, ora si trova a dover gestire il passare del tempo in un contesto più tranquillo. “Ma le giornate non passano mai”, ammette, sottolineando la difficoltà di adattarsi a un ritmo di vita meno frenetico. Attualmente risiede a Viareggio, dove trascorre le giornate tra il mare e la sua famiglia.

A Viareggio, Lippi si gode la bellezza del paesaggio, ma confessa di sentirsi a volte annoiato. “La mattina guardo il mare dal terrazzo della mia casa sul lungomare, poi scendo a fare due passi, oppure prendo la bicicletta. Ma le giornate non passano mai. A volte i giorni sono un problema, specialmente i pomeriggi d’inverno così lunghi”, spiega. La sua routine include momenti di relax con la moglie, Simonetta, e pasti semplici, ma la sensazione di vuoto si fa sentire.

“Chiudi gli occhi e ascolta le onde. Lo senti il rumore spettacolare? E che profumo! Il mare è la cosa più bella della mia vita, dopo le persone care”, racconta Lippi, descrivendo il suo amore per il mare e la vita che ha costruito. Tuttavia, ha anche dovuto adattarsi a nuove circostanze, come il fatto di non avere più la patente, il che lo ha portato a utilizzare un autista.

Lippi è padre di due figli, Stefania e Davide, e nonno di due nipoti: Lorenzo, di 23 anni, e Mia, che ha appena nove mesi. “L’amore di un nonno è più completo di quello di un padre, forse persino più grande. Non esiste Coppa del mondo che valga una gioia simile”, afferma Lippi, evidenziando l’importanza della famiglia nella sua vita. La sua relazione con Simonetta, che dura dal 1973, è un altro aspetto fondamentale della sua esistenza, e lui stesso riconosce che invecchiare soli sarebbe triste.

Mentre si prepara a festeggiare il suo compleanno, Lippi riflette su una carriera che ha lasciato un segno indelebile nel mondo del calcio. La sua esperienza, sia come calciatore che come allenatore, è stata caratterizzata da successi straordinari e momenti indimenticabili. Tuttavia, l’adattamento a una vita più tranquilla rappresenta una sfida. La fama e il riconoscimento che ha ricevuto nel corso degli anni non possono riempire il vuoto che può sorgere in momenti di inattività.

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