Emanuele D’Asta, 23enne perde la vita schiacciato da un balcone: indagate la compagna e sua madre
La tragica morte di un giovane di 23 anni solleva interrogativi inquietanti: due donne indagate, dubbi sulla dinamica e una relazione sotto esame
La morte di Emanuele D’Asta, un ragazzo di appena 23 anni, continua a sollevare numerosi interrogativi. Il giovane ha perso la vita lo scorso 5 febbraio a Castel Volturno, in provincia di Caserta, mentre stava effettuando dei lavori di ristrutturazione in una casa. Un balcone è crollato, travolgendolo e lasciando dietro di sé un alone di mistero che gli inquirenti stanno cercando di chiarire.
Ad essere indagate sono due donne: la fidanzata di Emanuele, formalmente proprietaria dell’immobile, e la madre della ragazza. Quest’ultima avrebbe rilasciato dichiarazioni che non convincono del tutto gli investigatori. Sulla vicenda sta indagando con attenzione la Procura di Santa Maria Capua Vetere, che intende fare luce su ogni dettaglio. Nel frattempo, è stata disposta l’autopsia sul corpo del giovane per accertare le cause precise della morte.
Dubbi e Contraddizioni: Cosa È Successo a Castel Volturno?
Le indagini si stanno concentrando su una serie di punti oscuri che circondano questa tragedia. Inizialmente, era stato detto che Emanuele stesse lavorando alla ristrutturazione della casa perché in procinto di sposarsi con la fidanzata. Tuttavia, questa versione è stata smentita dalla famiglia del giovane, che ha dichiarato che la relazione tra i due era nata solo di recente e non aveva ancora raggiunto un tale livello di serietà.
Un altro aspetto poco chiaro riguarda il momento del crollo: Emanuele era da solo mentre lavorava sul balcone o c’erano altre persone coinvolte nei lavori? Questo dettaglio potrebbe rivelarsi cruciale per ricostruire ciò che è realmente accaduto quel giorno.
Le Indagini Continuano
Gli investigatori stanno cercando di capire se ci siano state eventuali negligenze o responsabilità nella gestione dei lavori di ristrutturazione. La posizione della fidanzata, in quanto proprietaria dell’immobile, è sotto esame, così come le dichiarazioni della madre della ragazza, che sembrano contenere delle incongruenze.
L’autopsia prevista per oggi sarà un passaggio fondamentale per chiarire le cause della morte e fornire agli inquirenti ulteriori elementi per proseguire con l’inchiesta. Nel frattempo, il dolore della famiglia di Emanuele si mescola alla richiesta di verità e giustizia per un giovane la cui vita si è spezzata troppo presto.