Bambini maltrattati a Cosenza, la madre avrebbe difeso il partner: “Semplici incidenti in casa”
Un caso che ha scosso la comunità: i due bambini, di soli 2 e 3 anni, sono stati vittime di maltrattamenti in famiglia. Le indagini svelano dettagli inquietanti e coinvolgono la madre e la nonna, accusate di omertà.
Le indagini sui presunti maltrattamenti ai danni di due bambini di 2 e 3 anni continuano a fare emergere nuovi e agghiaccianti dettagli. I piccoli erano stati più volte ricoverati in ospedale con lesioni gravi, e i medici, insospettiti dalle condizioni fisiche dei bambini, avevano segnalato il caso ai carabinieri. Secondo le prime ricostruzioni, il compagno della madre dei bambini, un uomo di 50 anni già arrestato per droga, sarebbe il principale responsabile dei maltrattamenti.
Nel gennaio scorso, il bambino più grande era stato portato in ospedale a Cosenza con una grave infiammazione ai testicoli, mentre il più piccolo era arrivato pochi giorni prima con un braccio rotto. I genitori avevano giustificato le lesioni come incidenti domestici o cadute accidentali, ma i medici non avevano creduto alla versione fornita e avevano avvertito le forze dell’ordine.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore minorile Michele Sessa, hanno svelato che la madre e la nonna dei bambini avrebbero coperto il compagno della donna, rimanendo in silenzio sui maltrattamenti e impedendo che venissero alla luce. La nonna, durante l’interrogatorio, ha persino giustificato la “linea educativa” del compagno della figlia, accusando la madre dei bambini di essere troppo indulgente e di non saper gestire i figli, definiti “eccessivamente vivaci”.
La situazione ha portato alla revoca della responsabilità genitoriale nei confronti dei genitori dei piccoli, e i bimbi sono stati trasferiti in ospedale per tutti gli accertamenti del caso. Una volta dimessi, saranno affidati ai servizi sociali e a una struttura protetta, mentre continuano le indagini per maltrattamento. Il Tribunale ha fissato un’udienza per il 13 febbraio, in cui verrà valutato il provvedimento di sospensione provvisoria dell’autorità genitoriale di padre e madre.
Questa drammatica vicenda porta alla luce le difficoltà e i drammi che spesso si nascondono tra le mura familiari, e solleva domande su quanto ci sia ancora da fare per proteggere i bambini vittime di abusi e maltrattamenti.