L’azienda che lavora per far tornare gli animali estinti: «I mammut saranno i primi, presto li vedremo»
Colossal Biosciences lavora sulla de-estinzione di specie come i mammut lanosi. Con l’avanzamento delle sue tecnologie, i primi esemplari potrebbero nascere entro il 2028.
Colossal Biosciences è una startup che sta attirando l’attenzione globale con il suo ambizioso obiettivo di riportare in vita gli animali estinti, partendo dai mammut lanosi, ma con l’intento di estendere il progetto anche alla tigri della Tasmania e ai dodo. La compagnia ha appena raccolto oltre 200 milioni di dollari in nuovi finanziamenti, portando la sua valutazione a superare i 10 miliardi di dollari. Secondo i piani, i primi esemplari di mammut de-estinti potrebbero nascere entro il 2028.
I progetti di de-estinzione stanno guadagnando sempre più credibilità, non solo tra gli scienziati, ma anche tra gli investitori. Colossal Biosciences ha recentemente ricevuto un forte supporto finanziario, raggiungendo una valutazione record grazie a un rapido progresso nelle tecnologie sviluppate. Ben Lamm, CEO dell’azienda, ha spiegato che gli investitori sono rimasti impressionati dalla velocità con cui sono state create queste nuove tecnologie, un punto che ha contribuito a far crescere l’interesse economico verso la startup.
L’obiettivo: migliorare la biodiversità
L’obiettivo di Colossal Biosciences è chiaro e ambizioso: riportare in vita specie estinte per ripristinare la biodiversità del nostro pianeta. Tuttavia, è probabile che, per gli investitori, il vero valore risieda nelle tecnologie sviluppate durante questo processo, che potrebbero avere applicazioni in altri settori come la salute, la fertilità e la lotta contro l’inquinamento.
Come funziona il processo di de-estinzione
Per ottenere la de-estinzione, Colossal Biosciences utilizza una combinazione di mappatura del DNA delle specie estinte e editing genetico avanzato, come la tecnologia CRISPR/Cas9. Il DNA delle specie estinte viene ricostruito e inserito nelle cellule di una specie ancora vivente, come l’elefante asiatico. Successivamente, l’embrione viene trasferito in una madre surrogata, che porterà avanti la gravidanza. Questo processo potrebbe portare alla nascita del primo mammut lanoso entro pochi anni.
Le tecnologie sviluppate da Colossal Biosciences potrebbero avere impatti anche su altri settori. Ad esempio, la startup ha creato Breaking, un’azienda focalizzata sulla degradazione della plastica, e Form Bio, che si concentra sulla biologia computazionale. Queste iniziative mostrano come il lavoro sulla de-estinzione possa portare a scoperte rivoluzionarie in ambiti scientifici molto diversi.
I mammut tornano: progressi e incertezze
I progressi verso la de-estinzione dei mammut lanosi sono già concreti. Gli scienziati si aspettano che il primo mammut nasca entro il 2028, grazie alla collaborazione con elefanti asiatici femmine. Tuttavia, rimangono molte incertezze, in particolare per quanto riguarda la somiglianza tra i mammut moderni e quelli che vivevano migliaia di anni fa. Inoltre, la domanda cruciale riguarda l’habitat ideale per questi animali. Inizialmente, l’azienda intende creare una riserva isolata con misure di biosicurezza, ma a lungo termine, l’obiettivo è reintrodurre i mammut nel loro habitat naturale: la tundra artica.
Tuttavia, con il riscaldamento globale che sta riducendo rapidamente le aree naturali, ci sono molte incognite su come i mammut si adatteranno a questo nuovo ambiente. Le preoccupazioni riguardano anche gli impatti che potrebbero avere sugli ecosistemi locali.
Colossal Biosciences sta cambiando il volto della scienza e della tecnologia con il suo progetto rivoluzionario. Se riuscirà a realizzare questo ambizioso piano, potrebbe segnare l’inizio di una nuova era nella biologia e nella conservazione delle specie. Resta da vedere come questa incredibile sfida si evolverà nei prossimi anni.