Renzi respinge l’accusa di complotto sui ritardi dei treni di Salvini: “Il sabotatore è lei, si faccia da parte”
Il ministro Salvini ha fornito dettagli sull’esposto di Fs per i disservizi, mentre Matteo Renzi lo ha accusato di sabotare la società ferroviaria. Ecco tutti i dettagli.
Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha tenuto una nuova informativa al Senato, aggiornando sui recenti ritardi dei treni e sull’esposto presentato da Ferrovie dello Stato (Fs) riguardo a possibili sabotaggi e guasti sospetti. L’esposto si riferisce a cinque episodi critici verificatisi sulla rete ferroviaria, con l’ipotesi di un’azione orchestrata dietro ai disservizi.
Nel suo intervento, Salvini ha sottolineato che la polizia ferroviaria ha registrato un incremento del 25% nelle denunce per atti di sabotaggio e danni alla sicurezza dei trasporti. “I numeri smentiscono chi sostiene che dopo l’esposto nulla sia cambiato,” ha dichiarato, precisando che nel 2024 la puntualità dei treni ad alta velocità era stata del 75%, con un significativo miglioramento nelle prime settimane del 2025, raggiungendo il 78%, e arrivando all’85% subito dopo la presentazione dell’esposto.
Salvini ha inoltre evidenziato che la sua risposta alle accuse sarà sempre basata su fatti concreti, numeri e oggettività. “Ho aggiornato i dati e risposto a tutti gli episodi che hanno indotto Fs a presentare l’esposto. Alcuni di questi eventi sono oggettivamente sconcertanti,” ha aggiunto il ministro.
Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha replicato duramente a Salvini in Aula, ironizzando sulla sua narrazione dei disservizi. “Oggi lei si è vestito da Trump,” ha commentato Renzi, facendo riferimento alla serie di eventi che Salvini ha messo in relazione ai guasti sui treni. Renzi ha anche ricordato il passato del governo Renzi, quando la puntualità dei treni Freccia Rossa era dell’87,6%, un dato ben superiore a quello attuale di Salvini.
Renzi ha accusato il ministro di aver cambiato radicalmente la gestione di Ferrovie dello Stato, portando l’azienda a una situazione di disastro finanziario, con un aumento del debito da 5 a 11 miliardi di euro. “La verità è che lei è il più grande sabotatore di Fs,” ha aggiunto, proponendo a Salvini di riflettere su un possibile addio al governo, accusandolo di aver danneggiato l’azienda e la sua capacità di risanamento.
Lo scontro tra i due esponenti politici, con toni sempre più accesi, evidenzia le profonde divergenze su come affrontare i disservizi del trasporto ferroviario in Italia e le responsabilità politiche in merito.