Cecilia Sala da Fazio racconta le sessioni d’interrogatorio in Iran: “Incappucciata e girata verso il muro”
Dopo il suo arresto in Iran e una detenzione di 21 giorni nel carcere di Evin, la giornalista Cecilia Sala ha rilasciato la sua prima intervista televisiva a Fabio Fazio, ospite della trasmissione “Che Tempo Che Fa”. Tornata in Italia lo scorso 8 gennaio, Sala ha condiviso dettagli profondi e toccanti sulla sua esperienza di reclusione, offrendo uno sguardo unico sulle difficoltà fisiche e psicologiche affrontate.
“Sono stata fortunata a restare lì solo 21 giorni”
Nell’intervista, Cecilia Sala ha esordito raccontando il sollievo per essere stata detenuta “solo” 21 giorni, un periodo che, nelle sue parole, è stato significativamente breve rispetto ad altri casi simili. “Adesso, aiutata, riesco a dormire. Non me lo sarei mai aspettato, pensavo di rimanere lì molto più a lungo,” ha detto la giornalista. Ha ricordato come, nelle ultime sere della sua detenzione, l’arrivo di un libro, di lenti per leggere e di una compagna di cella l’avesse portata a immaginare una prigionia molto più prolungata.
La comunicazione segreta con il compagno Daniele Raineri
Durante la sua prigionia, Cecilia Sala ha spiegato di essere riuscita a comunicare in modo criptico con il compagno, il giornalista Daniele Raineri, attraverso un linguaggio in codice. “Le telefonate erano controllate e non potevo parlare degli interrogatori,” ha rivelato, sottolineando come il sistema di sorveglianza in carcere rendesse ogni scambio particolarmente difficile.
Ha descritto inoltre le condizioni disumane della prigione di Evin, un luogo dove la solitudine era onnipresente: “Sei sempre solo, anche quando non sei solo. Ti costruiscono attorno una condizione psicologica per farti crollare.” Sala ha ricordato un interrogatorio particolarmente lungo, durato 10 ore, durante il quale è rimasta incappucciata con il viso rivolto verso il muro.
Un tema affrontato durante l’intervista è stato il presunto ruolo di Elon Musk nel suo rilascio, una notizia che ha fatto il giro dei media dopo un articolo del New York Times. Sala ha chiarito che, sebbene il suo compagno abbia contattato Andrea Stroppa, collaboratore italiano di Musk, non ci sono state interazioni dirette con l’imprenditore: “Nessuno della mia famiglia, né Daniele, ha mai parlato con Elon Musk,” ha specificato.
Le condizioni in carcere: privazioni e disorientamento
Cecilia Sala ha descritto le condizioni fisiche e psicologiche in cui si trovano i detenuti nel carcere di Evin. Ha spiegato che i prigionieri sono continuamente privati del sonno, con luci al neon accese giorno e notte: “Quando non dormi per giorni, inizi a perdere fiducia anche nella tua mente.”
Un’altra scena emblematica riguarda gli spostamenti interni al carcere. “Non mi hanno mai toccata, anche perché gli uomini non possono sfiorare le donne. Mi conducevano con un bastone fino alla sala degli interrogatori, sempre incappucciata, anche per andare alla toilette,” ha raccontato.
Durante la detenzione, Sala ha capito di essere un ostaggio quando, durante un interrogatorio, le è stata comunicata la notizia della morte di Jimmy Carter, l’ex presidente degli Stati Uniti noto per il ruolo nella crisi degli ostaggi all’ambasciata americana a Teheran nel 1979. “Era l’unica informazione che mi hanno dato dal mondo esterno,” ha aggiunto.
Dopo il ritorno in Italia, Cecilia Sala ha raccontato la sua esperienza anche attraverso il suo podcast in collaborazione con Mario Calabresi, offrendo ulteriori dettagli su quei 21 giorni di isolamento. Tuttavia, l’intervista televisiva rappresenta un passo importante per condividere pubblicamente una testimonianza di resistenza e forza d’animo in una delle prigioni più temute al mondo.
Per approfondire l’intera vicenda e i retroscena del rilascio, continuate a seguire le ultime notizie.
“Sei sempre solo anche quando non sei solo. Quando sei interrogato sei incappucciato, faccia al muro. Il giorno prima mi avevano interrogato per dieci ore.”@ceciliasala a #CTCF pic.twitter.com/czn01RYRgN
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) January 19, 2025