Muratore ammazzato nei pressi di un garage, 38enne si presenta: “Ero ubriaco”
L’omicidio di Liborio Como, il muratore di 53 anni trovato morto il 16 gennaio davanti a un garage a Casa Santa-Erice, in provincia di Trapani, continua a far discutere. Nelle ultime ore, Carmelo Alogna, un 38enne pregiudicato trapanese, si è costituito alle autorità, dichiarando però di non ricordare i dettagli dell’accaduto a causa del suo stato di ubriachezza al momento del delitto.
Una lite tra parenti finita in tragedia
Secondo le prime ricostruzioni, tra i due uomini, legati da un vincolo di parentela, sarebbe scoppiata una lite che si è rapidamente trasformata in tragedia. Le indagini ipotizzano che alla base del litigio possano esserci stati motivi familiari. Durante lo scontro, Alogna avrebbe colpito Como più volte con un’arma appuntita, probabilmente un cacciavite.
Sul corpo della vittima sono state rinvenute due ferite profonde: una al petto e una alla testa, che si sono rivelate fatali per il muratore, descritto come una persona tranquilla e incensurata.
Al via le indagini: telecamere e testimonianze per fare luce sull’omicidio
Le forze dell’ordine hanno avviato indagini a tutto campo per ricostruire quanto accaduto quella sera. Gli investigatori stanno interrogando familiari e conoscenti dei due uomini per comprendere la natura del loro rapporto e le motivazioni che potrebbero aver scatenato la lite.
Oltre alle testimonianze, la polizia ha acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona di Casa Santa-Erice. Questi video potrebbero fornire dettagli importanti per chiarire i movimenti di Alogna e della vittima nelle ore precedenti al delitto.
Chi era Liborio Como: una vittima senza precedenti penali
Liborio Como, muratore di 53 anni, era noto per essere una persona pacata e lontana da qualsiasi attività criminale. La sua morte ha lasciato un’intera comunità sotto shock, che si interroga su come una questione familiare possa essersi trasformata in un omicidio brutale.
Carmelo Alogna, dopo essersi costituito, ha affermato di non ricordare nulla di preciso riguardo all’omicidio. Il pregiudicato, che ha diversi precedenti penali, ha dichiarato di essere stato fortemente ubriaco al momento dell’accaduto. La sua confessione lascia aperti numerosi interrogativi, che gli inquirenti stanno cercando di chiarire con ulteriori interrogatori e perizie.