Nella mattinata di giovedì 16 gennaio 2025, una telefonata al 112 ha segnato l’inizio di una tragica scoperta. Una voce femminile ha chiamato i soccorsi dicendo: “Aiuto, credo sia morto”, prima di chiudere la comunicazione. Quando i carabinieri sono arrivati nell’appartamento di Stefano Fralis, 53 anni, residente ad Artena (Castelli Romani), hanno trovato il suo corpo senza vita. L’uomo, originario di Colonna, si era trasferito ad Artena circa dieci anni fa.
Il ritrovamento e gli elementi sospetti
All’interno dell’abitazione, i carabinieri hanno trovato corde, sostanze stupefacenti e tracce di sangue. Sebbene non siano emerse tracce di violenza superficiale sul corpo, gli elementi presenti nell’appartamento hanno sollevato dei dubbi. Gli investigatori hanno avviato un’inchiesta per cercare di fare chiarezza sulla causa della morte di Fralis. Secondo gli inquirenti, l’ipotesi più plausibile al momento è che si tratti di un gioco erotico finito male, che ha portato alla tragica morte dell’uomo.
La telefonata e la fuga delle ragazze
Inoltre, la telefonata di una donna ai carabinieri e il ritrovamento di due ragazze che fuggivano dall’abitazione di Fralis con ferite sulle braccia hanno alimentato i sospetti. Le due giovani, che sono state notate da alcuni testimoni, hanno lasciato tracce di sangue mentre correvano, rendendo ancora più misteriosa la situazione. La fuga delle ragazze e le loro ferite sono ora al centro delle indagini.
Il passato di Stefano Fralis
Stefano Fralis non è un nome nuovo per le cronache. L’uomo aveva un passato criminale, avendo scontato due condanne per violenza sessuale ai danni di due prostitute. Nel 2006, avrebbe rapinato e sequestrato una prostituta, mentre nel 2013 è stato coinvolto in un altro caso di sequestro e violenza sessuale. Dopo aver scontato le sue pene, si sarebbe trasferito ad Artena, lontano dal suo passato.
Ora, gli investigatori dovranno determinare con precisione cosa sia accaduto nelle ore precedenti la morte di Fralis e se le ragazze fuggite dalla scena siano coinvolte in qualche modo nella sua morte.