L’impasse di Suez potrebbe innescare un aumento di benzina e bollette
Il medioriente continua a essere fonte di preoccupazione per la comunità internazionale. All’ormai cronica guerra in Ucraina e l’escalation tra Israele e Hamas, bisogna aggiungere la situazione tesa nel Mar Rosso, alimentata dall’ultimo intervento Usa contro i rivoltosi Houthi nello Yemen. Una situazione che – come sottolinea l’Assoutenti – potrebbe avere ricadute dirette sull’economia italiana.Tradotto: prezzi e tariffe in aumento, con un impatto che potrebbe costare alle famiglie italiane oltre 400 euro l’anno. Tra i settori più colpiti, sicuramente quello dei carburanti e dell’energia.
A rischio la sicurezza sui costi delle merci
Le primi rincari si potrebbero avere su tutti quei prodotti legati alle importazioni, vittime dirette della crisi nel Canale di Suez. “Questa è una rotta chiave per l’Italia, poiché vi transita il 40% del nostro interscambio commerciale marittimo, ovvero circa 154 miliardi di euro”, spiega il presidente dell’Associazione, Gabriele Melluso. Di conseguenza, a causa della situazione militare, molte imbarcazioni transitate nel Mar Rosso si sono viste costrette a modificare il loro percorso, generando un “forte incremento nei costi di trasporto e ritardi significativi nelle consegne”. Questi aumenti avranno un impatto immediato sui prezzi finali dei beni e, di conseguenza, sul portafogli dei cittadini italiani.
Dal cibo alle bollette, gli aumenti a cui prepararsi
La stessa considerazione vale per le petroliere: nei prossimi mesi si potrebbe registrare un aumento dei prezzi del petrolio. Secondo alcune previsioni, un aumento ipotetico del 10% dei prezzi al pubblico praticati dai distributori potrebbe far lievitare il prezzo medio del carburante a 1,950 euro al litro, “vale a dire +213 euro a famiglia solo per quanto riguarda i rifornimenti di carburante”.
Ma non è tutto. Potrebbero essere previsti aumenti nelle tariffe energetiche. Infatti, le oscillazioni nel prezzo del gas hanno già causato un’aumento del 4% del prezzo del MWh al Ttf di Amsterdam, raggiungendo i 32 euro. “Un incremento del prezzo dell’energia potrebbe bloccare il calo delle tariffe di elettricità e gas osservato di recente, portando a un aumento delle bollette potenzialmente fino a 200 euro all’anno per famiglia”, conclude Melluso.
Fine del mercato energetico regolato: come procedere?
Quindi, sommando carburante, bollette e vendite al dettaglio, questi aumenti potrebbero significare una spesa aggiuntiva di 411 euro all’anno per una famiglia con due figli, con un impatto dell’1% sull’inflazione.