Il Sindaco del PD fa di Milano un nuovo Kabul: cena per il Ramadan alla Stazione Centrale con i nostri soldi!

Italia

Il Comune di Milano ha annunciato il patrocinio di due eventi legati al Ramadan, un’importante celebrazione per la comunità musulmana. Il primo si è svolto il 21 marzo in piazza Duca D’Aosta, un’area antistante la Stazione Centrale, frequentemente associata a problemi di spaccio e violenza. Ogni notte, questa piazza è teatro di attività illecite, con spacciatori, spesso immigrati e irregolari, che operano in un contesto di degrado. La situazione è ulteriormente aggravata dalla presenza di atti di violenza, inclusi episodi di violenza sessuale, che rendono l’area particolarmente problematica.

L’evento di Iftar, organizzato dal Consolato Generale dello Stato del Qatar a Milano in collaborazione con l’Associazione Jasmine, ha visto la partecipazione di diverse persone che hanno rotto il digiuno in un contesto di solidarietà e condivisione. Tuttavia, la scelta di questa location ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e sull’adeguatezza del luogo per un evento di tale portata.

Inoltre, un secondo evento si svolgerà questa sera, patrocinato dal Comune di Milano e dal Municipio Tre, in collaborazione con i giovani del Partito Democratico. Questo incontro, organizzato dall’Associazione dei Giovani Musulmani d’Italia, sezione di Milano, si terrà a partire dalle 17 in piazza Leonardo Da Vinci, vicino a viale Romagna. L’associazione ha descritto l’evento come “un evento storico che sta per accadere”, invitando i partecipanti a portare “qualcosa da condividere, il tuo tappettino per la preghiera”.

Il manifesto dell’evento sottolinea l’importanza della collaborazione tra le diverse sezioni dell’associazione, inclusi i Giovani Musulmani d’Italia di Monza e i Giovani Democratici, evidenziando il patrocinio del Municipio 3 di Milano. Questa iniziativa mira a promuovere l’inclusione e il dialogo tra le diverse comunità presenti in città.

Tuttavia, la risposta a queste iniziative non è stata unanime. Silvia Sardone e Samuele Piscina, esponenti della Lega a Milano, hanno espresso forti critiche nei confronti del patrocinio da parte del Comune. In una nota, hanno dichiarato: “La sinistra ormai non si nasconde più: il livello di sottomissione all’Islam non conosce limiti. Stasera i giovani del Pd saranno in piazza Leonardo per spezzare il digiuno del Ramadan insieme alla comunità musulmana. Un evento a cui il Municipio 3 ha persino concesso il patrocinio”.

Le critiche si concentrano sull’idea che la sinistra stia favorendo un’inclusione a scapito della legalità e della sicurezza. “I radical chic invitano tutti a portare un tappetino per pregare e del cibo da condividere: chissene frega se gli islamici in città fanno quello che vogliono, tra moschee abusive, rivolte nelle periferie e diritti negati alle donne,” hanno proseguito i rappresentanti della Lega.

In aggiunta, si è segnalato che il presidente del Consiglio comunale di Milano, esponente del Partito Democratico, parteciperà a una cena in uno dei luoghi di culto non ancora regolarizzati dal Comune. Questo evento è stato descritto come un’opportunità per “scoprire il mistero di Ramadan”. Sardone e Piscina hanno concluso: “Per la sinistra vale tutto ma per noi invece legalità, trasparenza e radici cristiane hanno ancora un valore molto importante”.

Queste iniziative, pur miranti a promuovere la coesione sociale, hanno suscitato un acceso dibattito pubblico sulla gestione delle diverse comunità a Milano e sul ruolo delle istituzioni nel garantire la sicurezza e il rispetto delle leggi. La polarizzazione dei punti di vista riflette le tensioni esistenti in una città che si trova a dover affrontare sfide significative legate all’immigrazione, alla sicurezza e all’integrazione culturale.

La partecipazione a questi eventi e la loro organizzazione rappresentano un tentativo di costruire ponti tra le diverse culture, ma mettono anche in luce le difficoltà e le resistenze che emergono in un contesto urbano complesso come quello di Milano. La questione rimane aperta, con la necessità di un dialogo costruttivo per affrontare le sfide future.

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