Omicidio di Sabrina Baldini a Chignolo Po, la figlia: “Il compagno voleva isolarla. Lei sognava di essere libera”
La tragedia di Sabrina Baldini Paleni, 56 anni, si è consumata a Chignolo Po, dove la donna è stata trovata morta in casa. La figlia, Selene Pettineo, ha raccontato il dramma vissuto dalla madre e il suo desiderio di libertà, che purtroppo le è stata negata in modo tragico. Franco Pettineo, 52 anni, compagno di Sabrina, è stato arrestato e ha successivamente confessato di averla strangolata durante una lite. L’uomo, fino ad allora incensurato, è anche il fratello dell’ex marito di Sabrina, da cui la donna ha avuto due figli.
Selene, che ha vissuto con la madre e il compagno nella casa di via Mariotto, ha descritto a Fanpage.it l’incubo vissuto la mattina di venerdì 14 marzo, quando, insieme alle forze dell’ordine, ha trovato la madre senza vita. La giovane ha spiegato quando ha iniziato a sospettare che qualcosa non andasse. “Dall’altro ieri sera (giovedì 13 marzo) alle 20 ha smesso di rispondere ai messaggi. Io ero al lavoro quella sera, e finendo alle 22 mi era sembrato strano che non mi chiedesse se ero arrivata, come era solita fare. Però era già capitato perché guardando la TV spesso si addormentava, quindi non ci ho dato peso. I sospetti sono esplosi l’indomani, quando sapevo che doveva fare il turno che iniziava alle 6 di mattina e nemmeno mi aveva scritto il buongiorno, cosa che faceva sempre.”
Preoccupata, Selene ha iniziato a chiamarla, ma senza ricevere risposta. “Subito io e il mio compagno abbiamo chiamato la casa di riposo dove lavorava e le colleghe erano spaventate perché non si era presentata e non aveva nemmeno avvisato, cosa che non faceva mai. Non ha mai mancato un giorno di lavoro. Lì ho capito che i miei sospetti erano fondati e abbiamo chiamato i carabinieri per chiedere se potessero venire con noi in casa, perché eravamo certi di essere in pericolo.”
Mentre si dirigevano verso Chignolo Po, Selene ha contattato una vicina di casa, che le ha riferito che il compagno di Sabrina se n’era andato intorno alle 8 del mattino, un comportamento anomalo dato che aveva il turno di notte. Arrivati a casa poco prima delle 10, Selene e il suo compagno hanno fatto una scoperta terribile. “Sì, io e il mio compagno abbiamo trovato il corpo. Mamma era sdraiata a terra in posizione supina, e al collo aveva segni di strangolamento. L’abbiamo trovata in corridoio, lui aveva chiuso semplicemente la porta del salotto, nemmeno a chiave. L’ha abbandonata e se ne è andato.”
Descrivendo la sua reazione, Selene ha detto: “La mia reazione è stata di sconvolgimento e blocco mentale, anche il mio compagno era disperato. Poi ci hanno allontanati subito e sono iniziate le indagini, quindi le domande… siamo stati in caserma tutto il giorno. Ho sempre avuto il terrore che succedesse, ma la mia speranza era che stessi esagerando io a pensare una cosa del genere. Purtroppo io e mio fratello l’abbiamo sempre avvisata, ci abbiamo provato fino all’ultimo.”
La giovane ha rivelato che la violenza subita da Sabrina era principalmente di natura verbale e psicologica. “Parliamo di un uomo instabile, che pochi giorni prima aveva minacciato senza alcun motivo pure il mio compagno. Da quel che so io non erano mai avvenuti episodi di violenza fisica, se non contro porte o oggetti. Ovviamente anche quello non è da considerare normale, ma contro mia madre non avevo mai avuto contezza di gesti violenti.”
Tuttavia, c’era un’aria di tensione palpabile. “Sì, io ci ho litigato per vent’anni perché lui non mi ha mai accettata, ha sempre cercato di dividermi da mia madre, che voleva interamente sotto il suo controllo. Ci preoccupava da anni la sua instabilità, il fatto che lui la comandasse su tutto e lei dovesse stare sempre alle sue decisioni, sennò succedeva il finimondo.”