Simone Cristicchi: “A destra c’è maggiore apertura, grazie a Meloni. Mia madre? Completamente disabile.”
In un’intervista esclusiva con Aldo Cazzullo per il Corriere della Sera, Simone Cristicchi ha condiviso dettagli sulla sua carriera artistica, chiarendo anche la sua posizione politica e affrontando la questione della salute di sua madre. Durante la conversazione, l’artista ha sottolineato che sua madre non soffre di Alzheimer, ma ha avuto un’emorragia cerebrale che l’ha resa “disabile al cento per cento”. Cristicchi ha affermato: “Il tema ha una prospettiva più ampia, e va al di là della singola patologia. A Sanremo ho ribadito tutto in sala stampa e in numerose interviste”.
Riguardo al suo rapporto con la politica, Cristicchi si è definito un artista libero da etichette politiche, spiegando che ciò che lo interessa è legato a “l’umano, la storia e la spiritualità”. Ha criticato la tendenza di alcuni a inquadrarlo in un contesto politico specifico, affermando: “Personaggi, scientemente calati nei panni del detrattore di turno, senza nemmeno conoscere il mio percorso si lanciano in strategiche invettive o mi vestono di loro bandiere”. Ha anche sottolineato come chi lo considera un “artista organico della destra” ignori opere significative come “Genova brucia”, che affronta il G8 dal punto di vista di un celerino estremista fascista, o il suo monologo teatrale “Li romani in Russia”, che tratta della disastrosa spedizione del Duce.
Quando gli è stato chiesto se si identificasse più a sinistra o a destra, Cristicchi ha risposto: “In passato ho sempre avuto un orientamento a sinistra, ma devo riconoscere che da politici e stampa di destra ho raccolto un atteggiamento sempre rispettoso nei miei confronti e delle mie scelte artistiche”. Riguardo alla recente affermazione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha definito la sua canzone “splendida”, ha aggiunto: “Mi piace chiunque, al di là dei partiti, faccia scelte di umanità e solidarietà”. Ha continuato dicendo che Meloni, che non conosce personalmente, ha difeso non solo lui e la sua canzone, ma il diritto di cantarla senza interpretazioni negative. Ha espresso gratitudine per le sue parole, affermando: “A destra ho trovato sempre un’apertura mentale maggiore, mi hanno rispettato per il coraggio e la mia onestà intellettuale”.
Nell’ultima edizione del Festival di Sanremo, Cristicchi ha presentato il brano “Quando sarai piccola”, una canzone che esplora il legame tra un figlio e un genitore malato. Molti hanno erroneamente interpretato il brano come un riferimento all’Alzheimer. L’artista ha chiarito: “Mia madre ha avuto un’emorragia cerebrale dovuta a un’arteria difettosa. Ha una mente lucida intrappolata in un corpo che non risponde più. È in carrozzina. Non riesce a parlare correttamente”. Ha spiegato che non ha fornito dettagli immediati sulle condizioni di sua madre perché non c’era motivo di farlo.
Cristicchi ha tenuto una conferenza stampa a Milano il 4 febbraio, prima del festival, per presentare la canzone e ha letto un estratto dal suo libro del 2022, “HappyNext”, intitolato “Luciana”, dove racconta la storia di sua madre. Ha ribadito che non ha mai voluto limitare il discorso all’Alzheimer o alla demenza senile, poiché il tema affrontato nella canzone è più ampio e universale. Ha descritto “Quando sarai piccola” come una lettera di un figlio che rassicura la propria madre, evidenziando l’importanza del messaggio.