Ragazzo con autismo assalito dalla banda alla fermata del bus: “Percosso fino a svenire”
Un grave episodio di violenza si è verificato a Fermo, dove un ragazzino autistico è stato accerchiato, immobilizzato e picchiato da un gruppo di coetanei mentre attendeva l’autobus per tornare a casa. La denuncia è stata fatta dall’Angsa (Associazione Nazionale Genitori Persone con Autismo), che ha reso noto quanto accaduto in una fermata del bus.
Secondo quanto riportato dall’associazione, il giovane è stato circondato da un gruppo di ragazzi che, senza alcun motivo apparente, lo hanno aggredito brutalmente fino a farlo perdere i sensi. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente. I sanitari del 118 sono intervenuti, e il ragazzo è stato trasportato in ospedale, dove è attualmente ricoverato con diverse lesioni, tra cui un trauma cranico e irritazione agli occhi a causa dell’uso di spray urticante.
L’aggressione è avvenuta sotto gli occhi di altri studenti e compagni di scuola, che hanno assistito alla scena senza intervenire. Questo aspetto ha suscitato particolare indignazione da parte dell’Angsa, che ha commentato: “È un fatto gravissimo che testimonia l’avanzata di un imbarbarimento devastante, una mancanza di valori che lascia senza fiato”. L’associazione ha inoltre sottolineato la necessità di una riflessione profonda sulla responsabilità di scuole e famiglie nel prevenire simili episodi.
I genitori associati all’Angsa hanno espresso solidarietà e vicinanza al giovane aggredito e alla sua famiglia. Hanno chiesto con fermezza che venga fatta piena luce sull’accaduto e che siano individuati i responsabili di questa violenza inaccettabile. La richiesta di giustizia è un appello a tutti affinché episodi di bullismo e violenza non vengano più tollerati.
L’episodio di Fermo si inserisce in un contesto più ampio di crescente preoccupazione riguardo al bullismo e alla violenza tra giovani, in particolare nei confronti di persone vulnerabili come coloro che vivono con disabilità. La mancanza di intervento da parte di coetanei durante l’aggressione solleva interrogativi sulla cultura del rispetto e della solidarietà tra i giovani.
In risposta a questo episodio, molti esperti e attivisti hanno richiamato l’attenzione sull’importanza dell’educazione al rispetto e alla diversità nelle scuole. È fondamentale che le istituzioni educative promuovano programmi che sensibilizzino gli studenti sui temi dell’inclusione e del rispetto reciproco, affinché situazioni simili non si ripetano.
Le istituzioni locali e le forze dell’ordine sono ora impegnate a fare chiarezza su quanto accaduto e a garantire che i responsabili siano chiamati a rispondere delle loro azioni. La comunità di Fermo è scossa da questo episodio e si unisce nel condannare la violenza, chiedendo un impegno collettivo per costruire un ambiente più sicuro e rispettoso per tutti.