Veronica Ferraro: “Criticata per la fecondazione artificiale. La mia maternità non è di seconda categoria”

Italia

Veronica Ferraro e Davide Simonetta, marito e moglie da settembre 2023, hanno annunciato a febbraio di quest’anno di aspettare il loro primo figlio. La coppia non ha mai nascosto di aver fatto ricorso alla fecondazione assistita, ma la futura mamma ha recentemente condiviso sui social media di aver ricevuto critiche per questa scelta.

In un post su Instagram, Ferraro ha mostrato uno screenshot di un messaggio ricevuto da un utente, che la criticava per il metodo di concepimento. In risposta, ha affermato: “Possiamo ripetere insieme che i bambini concepiti con la fecondazione assistita sono uguali agli altri, la mia gravidanza è uguale alle altre e non sono incinta di un robot della Tesla?”. Con queste parole, Ferraro ha voluto sottolineare che il modo in cui un bambino viene concepito non ne determina il valore o la legittimità.

L’influencer ha rivelato di ricevere messaggi simili quasi ogni giorno, che possono risultare offensivi e ferire le persone. Ha spiegato che tali commenti insinuano, anche se in modo implicito, che esistano gravidanze di “Serie A” e di “Serie B”, come se il metodo di concepimento potesse influire sul valore della vita del bambino.

Ferraro ha condiviso la sua esperienza positiva con la fecondazione assistita, sottolineando di essersi sentita fortunata per aver avuto successo al primo tentativo. Tuttavia, ha anche riconosciuto le difficoltà emotive e finanziarie che molte coppie affrontano nel percorso per diventare genitori. “Non voglio fare del vittimismo, ma proprio per questo so anche quanto possa essere un cammino emotivamente ed economicamente impegnativo,” ha affermato. Ha aggiunto che molte persone trascorrono anni tra speranze e delusioni prima di riuscire a concepire, e ridurre tutto a un semplice “ah ma loro hanno fatto l’inseminazione” è sminuente e ingiusto.

Inoltre, Ferraro ha messo in evidenza i pregiudizi che circondano la fecondazione assistita. “C’è un sottotesto giudicante, come se la fecondazione assistita fosse un modo ‘meno naturale’ di avere un figlio. Ma perché? È una soluzione medica a un problema biologico, esattamente come qualsiasi altro trattamento per la salute,” ha spiegato. Ha paragonato le critiche alla fecondazione assistita a commenti inappropriati su altre forme di trattamento medico, esprimendo la sua frustrazione per il doppio standard.

La gravidanza di Ferraro è stata accolta con entusiasmo da molti, ma le critiche ricevute evidenziano un problema più ampio nella società riguardo alla percezione della fecondazione assistita. La stigmatizzazione di questo metodo di concepimento può avere un impatto significativo sulle coppie che si trovano ad affrontare sfide simili. La pressione sociale e i pregiudizi possono rendere il percorso già difficile ancora più complicato.

La discussione sull’accettazione della fecondazione assistita è particolarmente rilevante in un contesto in cui molte coppie si rivolgono a questa opzione per realizzare il desiderio di avere figli. La sensibilizzazione su questi temi è fondamentale per combattere i pregiudizi e promuovere una maggiore comprensione delle diverse esperienze di concepimento.

Ferraro ha concluso il suo intervento sottolineando l’importanza di un approccio empatico e comprensivo nei confronti delle esperienze altrui. “Nessuno si sognerebbe di dire ‘ah, ma lui ha curato la sua malattia con un farmaco’ con lo stesso tono con cui certe persone parlano di fecondazione assistita,” ha concluso, evidenziando la necessità di abbattere le barriere culturali e sociali che circondano questo tema.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *