Bollicine, cocaina, escort e notti da 70mila euro: il sistema di Davide Lacerenza

Italia

Il patron della nota Gintoneria di Milano, Davide Lacerenza, è stato arrestato insieme alla sua ex compagna Stefania Nobile e al suo collaboratore Davide Ariganello. L’operazione, condotta dalla Guardia di finanza, ha rivelato un sistema illecito che offriva ai clienti più facoltosi un pacchetto completo, comprendente escort, dosi di cocaina e champagne di alta gamma, tra cui marchi prestigiosi come Krug, Dom Pérignon e Louis Roederer.

Secondo le indagini della pm Francesca Crupi, l’ex coppia e il loro collaboratore avrebbero garantito un servizio esclusivo ai clienti disposti a spendere ingenti somme di denaro. I frequentatori della Gintoneria avrebbero potuto spendere anche decine di migliaia di euro in una sola serata, in cambio di un’offerta che includeva donne, droga e champagne.

I servizi offerti da Lacerenza erano disponibili direttamente nel “privè” della Gintoneria, un’area riservata adiacente al locale La Malmaison, accessibile solo a chi era pronto a spendere almeno 5.000 euro. Questo spazio era appositamente dedicato al consumo di prestazioni sessuali, con divani e un palchetto dove i clienti potevano appartarsi con le escort.

In aggiunta all’esperienza all’interno del locale, i clienti avevano la possibilità di ordinare il pacchetto anche a domicilio. Lacerenza o il suo collaboratore Ariganello si presentavano direttamente a casa dei clienti con la cocaina, le bottiglie pregiate e le ragazze. Le mance per il “rider” arrivavano a cifre considerevoli, fino a 5.000 euro.

I clienti della Gintoneria erano noti per le loro spese folli, con alcuni che iniziavano la serata spendendo almeno 2.000 euro per cocktail e champagne. Tra i frequentatori più illustri figuravano un “sindaco ricco”, un noto “immobiliarista”, e un militare della Guardia di finanza a cui Lacerenza offriva le escort gratuitamente, in cambio di favori non ancora chiariti. Un imprenditore svizzero, in poche ore, era in grado di spendere fino a 40.000 euro in champagne.

Il costo del pacchetto “tutto incluso” variava dai 3.000 ai 10.000 euro a serata. Tuttavia, un cliente, che ha avviato le indagini, ha speso 70.000 euro per una notte tra il 7 e l’8 maggio dell’anno scorso, durante la quale ha richiesto alcol e quattro escort. In un’altra occasione, il 9 e 10 aprile del 2024, ha ordinato un “delivery” a domicilio per un totale di 35.000 euro, richiedendo champagne, “pu****e e bamba”.

Le indagini hanno rivelato che i pagamenti avvenivano in modo separato: il costo dell’alcol e della cocaina veniva corrisposto a Lacerenza, mentre il compenso per le prestazioni sessuali andava direttamente alle escort. Queste ultime erano incoraggiate a spingere i clienti a consumare sempre più alcol, venduto a prezzi maggiorati, mentre Lacerenza incitava gli uomini a spendere di più con frasi come “Fagli fare una bottiglia”.

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