Panico sulla metro A, borseggiatrici spruzzano spray irritante in un vagone
Un episodio di grande preoccupazione si è verificato sulla metro A di Roma la sera di domenica 2 marzo, quando un gruppo di borseggiatrici ha spruzzato spray al peperoncino all’interno di un vagone. La scena, ripresa da diversi passeggeri con i loro smartphone, ha generato un’immediata agitazione tra i viaggiatori, molti dei quali hanno iniziato a tossire a causa della sostanza irritante.
L’incidente si è verificato nei pressi della stazione di Repubblica. Le ragioni per cui le borseggiatrici abbiano deciso di utilizzare lo spray rimangono poco chiare. Si ipotizza che abbiano agito in quel modo perché si sono sentite minacciate, circondate da passeggeri che avevano notato il loro tentativo di rubare oggetti di valore come telefoni e portafogli dalle borse dei viaggiatori.
Nonostante il trambusto creato, le autorità hanno confermato che non ci sono stati disagi significativi lungo la linea A della metro. Il servizio non è stato interrotto e la circolazione è proseguita regolarmente su tutta la tratta. I passeggeri colpiti dall’irritazione causata dallo spray sono stati in grado di scendere dal vagone alla prima fermata disponibile, senza che fosse necessario l’intervento del personale sanitario.
Coloro che si trovavano più vicino alle borseggiatrici hanno manifestato sintomi come tosse e lacrimazione degli occhi, ma fortunatamente non si sono registrati casi gravi. L’episodio ha suscitato preoccupazione tra i passeggeri, molti dei quali hanno espresso il loro disappunto per la situazione, evidenziando la necessità di una maggiore sicurezza sui mezzi pubblici.
Le forze dell’ordine sono intervenute per raccogliere informazioni sull’accaduto e per identificare le autrici del gesto. Tuttavia, al momento non sono state fornite ulteriori informazioni riguardo a eventuali arresti o indagini in corso. La metro A, una delle linee più trafficate della capitale, ha visto un incremento delle misure di sicurezza negli ultimi anni, ma episodi come questo continuano a mettere in discussione l’efficacia delle misure adottate.