Dopo il matrimonio, mio marito voleva dare il mio stipendio a sua madre per “insegnarmi a spenderlo”
Il matrimonio avrebbe dovuto essere un nuovo capitolo della nostra vita, un inizio senza preoccupazioni. Mi sentivo sicura e felice, convinta che niente potesse turbare la nostra serenità. Ma dopo solo due settimane, Matt mi fece una proposta che mi sconvolse completamente.
Matt era sempre stato un uomo su cui pensavo di poter contare, e io, una donna indipendente con un lavoro stabile come graphic designer, avevo sempre gestito le mie finanze con responsabilità. Eppure, una sera, mentre eravamo sdraiati sul divano a guardare la TV, lui si girò verso di me con un sorriso forzato e disse:
“Dobbiamo parlare delle nostre finanze.”
“Cosa intendi?” chiesi, sentendo il cuore battere più velocemente.
“Mia madre si occuperà della gestione dei nostri soldi. È molto brava a far quadrare i conti. Dividerà il tuo stipendio in questo modo: il 50% per te, il 25% per le spese di casa e il 25% per regali alla sua famiglia.”
Sentii il sangue gelarmi nelle vene.
“Aspetta un attimo… vuoi che io dia metà del mio stipendio a tua madre? Perché dovrebbe essere lei a decidere come spenderlo?”
Matt non sembrava minimamente sorpreso. “È solo un modo per evitare sprechi. Lei sa come gestire i soldi.”
Un’ondata di rabbia mi travolse. “Matt, non so con chi pensavi di esserti sposato, ma non sono la persona che consegna i suoi guadagni a qualcun altro. Ho lavorato duramente per la mia indipendenza e non permetterò che tua madre controlli la mia vita.”
Passai la notte in bianco, riflettendo su quanto mi avesse sorpreso il suo comportamento. Chi era veramente quell’uomo che avevo sposato? E sua madre? Mi resi conto che mi trovavo davanti a una situazione molto più complessa di quanto avessi immaginato.
Al mattino, decisi di agire con calma. Con un sorriso forzato, dissi a Matt durante la colazione:
“Ho riflettuto su quello che hai detto. Forse vale la pena provare il sistema di tua madre.”
Lui sorrise, apparentemente soddisfatto della mia risposta, ma ignaro di ciò che stava per succedere.
Poco dopo, organizzai il trasferimento del mio stipendio sul conto cointestato. Inviando anche un messaggio a Linda, dissi:
“Ciao Linda! Sono pronta a imparare da te. Fammi sapere come possiamo procedere.”
La risposta arrivò subito: “Brava ragazza. Ti faremo diventare una vera moglie.”
Un brivido mi percorse la schiena. Ma qualcosa non mi tornava. Linda si vantava di essere una “maestra del risparmio” eppure, indossava sempre abiti costosi, sfoggiava borse di lusso e comprava senza alcun rimorso gli ultimi gadget. Dovevo scoprire la verità.
Un giorno, mentre Matt faceva la doccia, notai sulla sua scrivania un taccuino che mi sembrava familiare. Era lo stesso che Linda usava per annotare le sue “lezioni di economia domestica”. Con le mani tremanti, lo aprii.
Lì dentro c’era la verità: spese folli per gioielli, abbigliamento firmato, pagamenti arretrati su carte di credito… e la cosa più sconvolgente: Matt stava usando i nostri soldi per coprire i debiti di sua madre.
Il weekend successivo, andammo a casa di Linda. Mi accolse con il suo sorriso consueto, mentre si sistemava con una cartellina piena di “piani finanziari”.
Cominciò a parlare con il suo solito tono da maestra, senza rendersi conto che ero pronta a fare il passo successivo.
“Come dicevo, il 50% del reddito di Sandra andrà a Matt per le sue spese personali…”
La interruppi, mettendo il mio taccuino sul tavolo.
“Linda, prima di proseguire… dobbiamo parlare di qualcosa.”
Apro il taccuino. “Questo.”
Matt lo aprì, e il suo volto sbiancò mentre scorreva le spese folli di sua madre: numeri, estratti conto, ricevute. Linda rimase immobile, pallida. “Come osi mettermi in discussione?! Stai cercando di mettere mio figlio contro di me!”
Matt guardò i fogli, confuso, e la sua espressione cambiò. “Sandra… mi dispiace. Non sapevo…”
In quel momento, per la prima volta, vidi un lato vulnerabile di lui, qualcosa che non avevo mai notato prima.
“Hai ragione,” disse, con una sincera espressione di rimorso. “Sono stato stupido. Ma sistemerò tutto. Te lo prometto.”