Ucraina, dopo Trump arriva l’attacco di Musk a Zelensky: “È un dittatore, ha tolto la vita a un giornalista americano”
Le tensioni tra l’amministrazione americana e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky continuano a crescere. Dopo le recenti dichiarazioni di Donald Trump, che ha definito Zelensky “un dittatore” e un “comico dal successo modesto”, anche Elon Musk ha espresso critiche severe nei confronti del leader ucraino. Musk, che da circa un mese guida il Dipartimento dell’Efficienza Governativa, ha utilizzato il suo profilo su X per lanciare attacchi diretti a Zelensky.
In un post, Musk ha affermato: “Non può dire di rappresentare il volere del suo popolo, a meno che non ripristini la libertà di stampa e smetta di cancellare le elezioni”. Questa affermazione sottolinea le preoccupazioni del miliardario riguardo alla democrazia in Ucraina, suggerendo che le attuali politiche del governo potrebbero minare la rappresentanza popolare.
In un secondo post, Musk ha alzato il tono, accusando Zelensky di aver “ucciso un giornalista americano”. Questo riferimento riguarda il caso di Gonzalo Lira, un blogger cileno-americano che era noto per le sue posizioni critiche nei confronti del governo di Kiev. Lira è deceduto in un penitenziario ucraino l’11 gennaio 2024, a causa di una polmonite e di altre condizioni mediche pregresse, dopo essere stato in detenzione per otto mesi.
Ieri, Musk aveva già espresso il suo accordo con un utente su X, dicendo di essere “d’accordo al 100 per cento” con chi sosteneva che Zelensky non fosse interessato alla pace, ma piuttosto a ottenere soldi e potere. Queste dichiarazioni hanno sollevato ulteriori interrogativi sulle reali motivazioni dietro le azioni del presidente ucraino.
Gonzalo Lira, figura centrale in questa controversia, era un blogger di 55 anni che viveva a Kharkiv. Arrestato nel maggio 2022 con l’accusa di propaganda filo-russa, Lira era stato rilasciato su cauzione, ma successivamente arrestato nuovamente per presunta violazione delle condizioni della libertà su cauzione. Il governo ucraino, tramite il Centro per la comunicazione strategica e la sicurezza informatica, noto come SPRAVDI, aveva dichiarato che Lira era l’autore di un video su YouTube che giustificava l’aggressione russa contro Ucraina, violando l’articolo 463-2 del codice penale del Paese.
Durante il suo arresto, Lira aveva descritto il governo ucraino come un regime neonazista e aveva negato i massacri di civili a Bucha e in altre città. Le sue affermazioni lo avevano reso una figura controversa, attirando l’attenzione dei media e delle autorità sia in Ucraina che all’estero.
Le critiche di Musk a Zelensky si inseriscono in un contesto più ampio di crescente tensione tra Ucraina e Stati Uniti. La retorica di Trump e di Musk suggerisce una frattura nelle relazioni tra i due paesi, che fino a poco tempo fa sembravano solidamente unite contro l’invasione russa. Le dichiarazioni di Musk sono state interpretate da alcuni come un segnale di un cambiamento nella posizione americana riguardo al sostegno a Kiev.
La situazione è complicata ulteriormente dagli sviluppi sul campo, dove la guerra continua a infliggere pesanti perdite a entrambe le parti. Mentre il conflitto si protrae, cresce anche la frustrazione di alcuni gruppi negli Stati Uniti, che chiedono una maggiore responsabilità da parte dei leader ucraini. Le affermazioni di Musk e Trump potrebbero riflettere un sentimento più ampio tra gli americani, preoccupati per l’uso delle risorse statunitensi nella guerra e le modalità di governo in Ucraina.
Il caso di Gonzalo Lira e le accuse lanciate da Musk hanno riacceso il dibattito sulla libertà di espressione in Ucraina. Mentre il governo ucraino sostiene di combattere per la democrazia e la libertà, le critiche di figure influenti come Musk pongono interrogativi sulla coerenza di tale messaggio. La libertà di stampa e la capacità di esprimere opinioni critiche sono elementi fondamentali in una democrazia sana, e le affermazioni di Musk potrebbero mettere in discussione la narrativa ufficiale.
Le reazioni alle dichiarazioni di Musk sono state diverse, con alcuni sostenitori di Zelensky che difendono il presidente, affermando che le critiche sono infondate e provengono da una comprensione errata della situazione in Ucraina. Altri, invece, vedono nelle parole di Musk un’opportunità per avviare un dialogo più aperto sulla governance e sulla democrazia nel paese.