Colpita da infarto alla fermata del tram, una 18enne interviene e le salva la vita
Un giovane liceale interviene con prontezza e salva una donna colpita da un arresto cardiaco a Milano. Una storia di coraggio e altruismo.
“Dieci minuti prima ero in casa da sola, se fosse successo in quel momento sarei morta. Filippo è il mio supereroe“, racconta Roberta Grecchi, una donna di 51 anni che il 29 gennaio scorso è stata colpita da un arresto cardiaco improvviso mentre si trovava alla fermata del tram in Piazza Cincinnato, a Milano.
Roberta era di fretta quel giorno. Le sue amiche l’aspettavano per il pranzo di compleanno, ma il destino aveva altri piani. “L’ultimo ricordo che ho è che sono collassata davanti alla pensilina”, spiega. Si è risvegliata solo un giorno e mezzo dopo, in ospedale. “Mi hanno raccontato tutto”, aggiunge commossa. Il suo salvatore? Filippo Bardazza, un ragazzo di appena 18 anni che, grazie alle sue prontezza e conoscenze di primo soccorso, le ha salvato la vita.
L’intervento di Filippo: un gesto eroico al momento giusto
Filippo, studente di liceo, stava andando a mangiare una pizza con un amico quando ha notato una folla radunata alla fermata del tram. Avvicinandosi, ha visto una donna sdraiata a terra, incosciente, con il cane e la borsa ancora tra le mani. “Nessuno l’aveva toccata, stavano solo aspettando i soccorsi”, racconta Filippo.
Grazie a un corso di primo soccorso frequentato due anni prima a scuola, Filippo sapeva che ogni secondo era prezioso. Non ha esitato: “Ho controllato i parametri vitali e, non trovando battito, ho iniziato subito il massaggio cardiaco“. Per mantenere il ritmo corretto, ha cantato mentalmente la canzone “Stayin’ Alive“, come gli avevano insegnato al corso. Ha continuato per circa dieci minuti, fino all’arrivo dei soccorsi.
“Ho cercato di mantenere il sangue freddo e fare il massaggio bene e forte, anche se sapevo che avrei potuto rompere qualche costola”, spiega Filippo. “Al corso ti insegnano che è meglio questo che non agire affatto”. Dopo l’arrivo dei medici, l’adrenalina ha lasciato spazio alla paura: “Temevo di non aver fatto abbastanza”.
Due giorni dopo l’accaduto, Filippo ha ricevuto un messaggio da Roberta. Le sue parole lo hanno profondamente emozionato: lo ringraziava per averle salvato la vita e lo definiva il suo “supereroe”. Filippo, con umiltà, riflette sull’esperienza: “È difficile essere lucidi in momenti come quelli, ma provarci è sempre meglio che non fare nulla”.
Questo evento ha avuto un impatto profondo anche sul futuro del giovane. Già interessato alla carriera medica, Filippo ora sente che questa potrebbe davvero essere la sua strada: “È stato come un segno del destino, proverò il test”.
Roberta: “Più persone come Filippo nel mondo”
Roberta sta ancora affrontando le conseguenze fisiche dell’episodio: una caviglia fratturata per la caduta e alcune costole rotte a causa del massaggio cardiaco. Tuttavia, non potrebbe essere più grata: “Filippo non solo ha avuto il coraggio e la prontezza di riflessi che molti adulti non avrebbero avuto, ma ha anche eseguito una rianimazione efficace, salvandomi la vita”.
Questa esperienza le ha lasciato una nuova prospettiva: “Mi ha fatto capire quanto sia importante vivere ogni giorno con gioia”. E conclude con un messaggio che ispira tutti: “Più Filippo per tutti!“.