Bimbo di 2 anni ucciso di botte, processo da rifare: ergastolo alla madre annullato
Un caso che scuote l’Italia: la tragica morte del piccolo Evan, il bambino di due anni di Rosolini, riapre il dibattito su giustizia e responsabilità familiari.
La Corte di Cassazione ha deciso di annullare la sentenza di condanna all’ergastolo emessa nei confronti di Letizia Spatola, madre del piccolo Evan, morto il 17 agosto 2020 a soli due anni. La donna, insieme al compagno Salvatore Blanco, era stata accusata di maltrattamenti e omicidio. Tuttavia, il processo dovrà essere rifatto: un nuovo capitolo si aprirà per fare luce su una vicenda che ha sconvolto l’intera comunità di Rosolini, in provincia di Siracusa.
Evan perse la vita presso l’ospedale di Modica a causa di una “grave insufficienza cardio-respiratoria da broncopolmonite da aspirazione“. Secondo i periti, questa condizione sarebbe stata il risultato diretto delle lesioni subite in casa, riconducibili a un ambiente familiare segnato da continue violenze.
Per la madre, Letizia Spatola, ci sarà un nuovo processo presso la Corte d’Appello di Catania. Per quanto riguarda Salvatore Blanco, il patrigno del bambino, la Corte dovrà valutare se confermare o meno la circostanza aggravante del rapporto di discendenza.
L’avvocato di Letizia Spatola, Natale Di Stefano, ha presentato sei motivi di ricorso alla Corte Suprema. Tra le argomentazioni principali, ha sottolineato che la donna sarebbe stata semi inferma di mente, come accertato dal perito nominato dalla Corte d’Appello. Secondo la difesa, la madre non avrebbe avuto piena consapevolezza delle violenze subite dal figlio e non sarebbe stata in grado di agire liberamente a causa della sua condizione patologica.
Le indagini condotte dai carabinieri hanno rivelato un quadro agghiacciante. Evan era vittima di percosse continue, che gli avevano provocato contusioni e fratture. Il patrigno, Salvatore Blanco, lo avrebbe picchiato per motivi futili – come il semplice fatto che il bambino piangesse – mentre la madre osservava senza intervenire.