L’addio straziante al giovane figlio di Andrea Minguzzi, morto a Istanbul: “Difendeva chi era in difficoltà”

Italia

Un giovane altruista ucciso senza motivo, un’intera comunità in lutto. La vicenda di Mattia Ahmet Minguzzi scuote Istanbul e lascia interrogativi profondi.

La tragica vicenda di Mattia Ahmet Minguzzi, un ragazzo di appena 14 anni, ha sconvolto non solo la città di Istanbul, ma anche le comunità italiana e turca. Mattia, figlio del cuoco italiano Andrea Minguzzi e della violoncellista turca Yasemin Akincilar, è stato brutalmente accoltellato mentre si trovava in un mercato di strada nel quartiere di Kadikoy, sulla sponda orientale della metropoli turca. La sua morte ha lasciato un vuoto profondo tra amici, familiari e conoscenti.

Mattia non aveva nessun rapporto con i suoi aggressori. Difendeva sempre i più deboli e i bisognosi”, ha dichiarato con dolore il padre, Andrea Minguzzi. Il giovane era noto per il suo carattere generoso e il suo altruismo, qualità che lo rendevano amato da tutti coloro che lo conoscevano.

L’aggressione risale a due settimane fa, quando Mattia si trovava al mercato con alcuni amici. Un coetaneo lo ha avvicinato cercando uno scontro immotivato. Nonostante il 14enne si fosse allontanato per evitare problemi, l’aggressore è tornato poco dopo, colpendolo con cinque fendenti. Un altro ragazzo di 16 anni ha poi infierito sul corpo già a terra. Soccorso immediatamente e trasportato al Goztepe City Hospital, Mattia è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico, ma purtroppo non è riuscito a sopravvivere. È morto il 9 febbraio dopo giorni di lotta in terapia intensiva.

Una cerimonia per ricordare Mattia

A Istanbul, presso la Chiesa Cattolica di Sant’Antonio, si è svolta una commemorazione toccante alla quale hanno partecipato oltre 400 persone. Nonostante i funerali fossero già stati celebrati lunedì presso la moschea di Atakoy, la comunità si è riunita nuovamente per rendere omaggio al giovane. Tra i presenti c’erano rappresentanti delle istituzioni italiane in Turchia, come l’ambasciatore Giorgio Marrapodi e la console generale Elena Clemente.

Un attacco deliberato e senza motivo

Il padre, Andrea Minguzzi, ha espresso il suo dolore e la sua rabbia per quanto accaduto: “Aborro parole come scontro o litigio. Qui c’è solo un gruppo di aggressori e una parte lesa”. Le autorità turche hanno arrestato due adolescenti responsabili dell’aggressione: un 15enne e un 16enne con precedenti penali, identificati dai media locali come B.B. e U.B. Entrambi sono ora in stato di fermo e dovranno affrontare un processo.

La storia di Mattia non è solo quella di una giovane vita spezzata troppo presto, ma anche un monito contro la violenza gratuita che colpisce le nuove generazioni. Questo tragico episodio ha unito due nazioni nel dolore, mostrando quanto sia importante lavorare insieme per prevenire simili tragedie.

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