La suocera che mi ha tolto il controllo sulla mia bambina: un gesto che ha cambiato tutto

Italia

Un’invasione di privacy durante la notte di Natale ha messo a dura prova il mio rapporto con mio marito. Ecco come una suocera ha sconvolto la mia maternità

La notte di Natale, io e mio marito, sposati da meno di due mesi, avevamo deciso di dormire dai suoi genitori. A casa nostra c’erano mia madre vedova, mia sorella e i suoi due bambini, e lo spazio era davvero limitato. La nostra bambina, che aveva poco meno di due mesi, veniva allattata esclusivamente al seno, quindi quella notte, dopo aver aspettato la mezzanotte e aver trascorso una serata tranquilla, ci siamo finalmente messi a letto, sicuramente dopo l’una. La bimba si era addormentata tardi anche lei, come noi.

Quella mattina, però, mi accorsi che la bambina non si lamentava, cosa che faceva sempre quando aveva fame. Era sveglia, ma non chiedeva il seno, e stranamente non sembrava avere fame. Mi preoccupai un po’, ma pensai che forse fosse semplicemente più tranquilla del solito. Quando mio marito chiese spiegazioni a sua madre, che in quel momento era in casa con noi, lei ammise candidamente di essere entrata nella nostra camera mentre dormivamo. Mi disse che aveva preso la bambina e le aveva dato latte in polvere, cosa che mi lasciò senza parole, dato che sapeva perfettamente che io allattavo la bimba al seno e che avrei voluto gestire personalmente il suo alimentazione.

Il gesto, però, non finisce qui: la suocera aveva deciso di farlo perché voleva che la bimba fosse pronta per il bagnetto e la messa della mattina, un evento a cui lei dava molta importanza. Mi disse che, a suo dire, era una tradizione portare i bambini in chiesa in occasioni come quella, per “sfoggiare” i migliori abiti e le migliori carrozzine. Il tutto, però, senza aver parlato con me e senza chiedere il mio consenso. Non solo, ma senza nemmeno bussare alla porta della nostra stanza e rispettare le mie decisioni come madre.

Io ero assolutamente scioccata. Istintivamente, avrei voluto reagire in modo molto più deciso, ma mi trattenni. Le mie emozioni erano contrastanti: da un lato, ero arrabbiata e ferita da quello che consideravo un atto di prepotenza e ingerenza da parte di mia suocera. Dall’altro, ero disorientata per la mancanza di supporto da parte di mio marito, che, nonostante vedesse quanto fossi turbata, non disse una parola contro sua madre. Anzi, quando ne abbiamo parlato più tardi, mi ha detto che sua madre lo aveva fatto per non farmi svegliare troppo presto per allattare e che, secondo lui, a casa sua era normale che sua madre si facesse avanti in questo modo, senza chiedere il permesso. Addirittura, ha detto che questa forma di ingerenza era una prassi, e che anche in bagno, se non chiudi bene a chiave, sua madre potrebbe entrare senza bussare. Non solo non ha preso le mie difese, ma ha minimizzato un comportamento che considero assolutamente invadente.

Quella situazione ha gettato le basi per una lunga serie di invadenze da parte di mia suocera che, a distanza di tempo, continuano a pesare sulla nostra vita quotidiana. Mia suocera ora mi telefona quasi ogni giorno per chiedere di vedere la bambina, si presenta a casa nostra tutte le sere, intorno alle 8, con il marito, e passano un’ora e mezza a farci visita, spesso senza preavviso. La domenica, siamo sempre invitati a pranzo da loro, nonostante vivano a soli tre chilometri di distanza. Io e mio marito abbiamo provato a parlare della situazione, ma nonostante io continui a sentirmi sopraffatta da questa invadenza costante, lui non sembra davvero comprendere la gravità della cosa. Anzi, sembra che non sia disposto a prendere una posizione contro sua madre.

La situazione sta mettendo seriamente a rischio il nostro rapporto. Ho sempre cercato di non fare pesare troppo la cosa, ma l’invasività di mia suocera, unita all’assenza di sostegno da parte di mio marito, sta lentamente erodendo la serenità del nostro matrimonio. Anche se presto avremo una casa più grande, costruita dai miei suoceri, io non voglio trasferirmi lì. Non posso accettare di vivere in una casa in cui mio marito e io saremmo praticamente “vicini di casa” con i suoi genitori. La casa che stanno costruendo sarebbe troppo vicina alla loro, e non so come potrei affrontare una situazione del genere. Mi rendo conto che avere una casa pronta è un grande privilegio oggi, ma preferirei una casa più piccola ma indipendente, lontano da mia suocera, piuttosto che essere costretta a vivere sotto lo stesso tetto con lei.

Mi trovo a fare delle riflessioni difficili: la situazione mi sta portando a un punto di rottura, dove non so se riuscirò a mantenere la serenità nella nostra famiglia. In più, con l’arrivo della nostra seconda figlia a settembre, mi sento ancora più sopraffatta dalla mancanza di spazio e dalla costante invadenza di mia suocera. Sto davvero pensando seriamente a una separazione per non arrivare al punto di impazzire. Non so se sia la decisione giusta, ma non posso continuare a vivere in una situazione che mi fa sentire impotente e senza supporto. Ogni giorno diventa più difficile affrontare la realtà di una famiglia che sembra non rispettare i miei spazi e i miei bisogni come madre.

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