Problemi respiratori e nausea, due ragazze 20enni muoiono durante una vacanza: trovato in ostello un veleno usato contro le cimici

Esteri

Due ragazze ventenni, in vacanza in Sri Lanka, perdono la vita nello stesso ostello. Si indaga su una possibile esposizione a sostanze tossiche.

Due giovani turiste, Ebony McIntosh, 24 anni, di origine britannica, e Nadie Raguse, 26 anni, tedesca, hanno trovato la morte durante una vacanza in Sri Lanka. Le due ragazze, che non si conoscevano, erano ospiti dello stesso ostello e hanno manifestato sintomi simili prima di perdere la vita. Le autorità sospettano che dietro questa tragedia possa esserci un avvelenamento accidentale dovuto all’uso di sostanze chimiche per la disinfestazione.

La vicenda ha avuto inizio sabato 8 febbraio, quando Ebony McIntosh ha iniziato a sentirsi male. La giovane ha accusato nausea, vomito e gravi problemi respiratori, sintomi che sono peggiorati rapidamente. Nonostante il ricovero presso l’ospedale di Colombo City, i medici non sono riusciti a salvarla.

Poche ore dopo, lo stesso destino è toccato a Nadie Raguse, che alloggiava in un’altra stanza dello stesso ostello. Anche lei ha mostrato gli stessi sintomi di McIntosh prima di morire. Questo tragico parallelismo ha sollevato immediatamente sospetti su una possibile causa comune.

Una sostanza letale per le cimici da letto

Le prime indagini puntano il dito contro una sostanza chimica chiamata fosfina, utilizzata per la disinfestazione delle cimici da letto. Secondo quanto emerso, alcune stanze dell’ostello erano state trattate con questa sostanza il 30 gennaio, ma potrebbero essere state riaperte troppo presto, senza rispettare i tempi di sicurezza necessari per eliminare i residui tossici.

La fosfina è nota per essere altamente velenosa se inalata o assorbita accidentalmente. La sua diffusione nell’ambiente potrebbe aver contaminato le stanze vicine a quelle delle due giovani turiste, causando un’esposizione fatale.

Le autorità locali hanno disposto un’autopsia per confermare le cause del decesso, ma questa sarà effettuata solo dopo l’arrivo dei parenti delle vittime in Sri Lanka. Nel frattempo, l’ostello è stato chiuso e le indagini proseguono per verificare eventuali violazioni delle norme di sicurezza nella gestione delle sostanze chimiche.

Una tragedia che riaccende l’allarme sulla sicurezza

Questo drammatico episodio evidenzia ancora una volta i rischi legati all’utilizzo improprio di sostanze chimiche tossiche, soprattutto in luoghi frequentati da turisti. La vicenda solleva interrogativi sulla necessità di maggiori controlli e protocolli più rigidi per garantire la sicurezza degli ospiti in strutture ricettive.

Le morti di Ebony McIntosh e Nadie Raguse sono un monito per chi opera nel settore turistico: la salute e la sicurezza devono essere sempre una priorità assoluta.

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