Francesca Pascale: “A destra ci sono più omosessuali che a sinistra, ma negano la libertà a chi non vuole nascondersi”

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Un viaggio tra emozioni, confessioni e riflessioni. Francesca Pascale parla di politica, amore, famiglia e della lotta per la propria libertà personale.

In un’intervista esclusiva con Nina Palmieri a Le Iene, Francesca Pascale ha aperto il suo cuore, raccontando il suo percorso personale e professionale. Dalla sfida del coming out al rapporto complesso con il padre, fino a toccare temi delicati come l’omosessualità in ambienti politici e il suo legame speciale con Silvio Berlusconi, Pascale ha condiviso momenti di vita intensi e profondi.

L’ex compagna di Berlusconi non ha risparmiato critiche agli ambienti politici, dove l’omosessualità è ancora un argomento difficile da affrontare apertamente. “Ho incontrato più omosessuali a destra che alla domenica andavano a messa con la moglie e i figli, tutto perfetto. Ognuno può fare quello che vuole nella vita, anche nasconderlo. Però chi si nasconde nega la libertà di chi non vuole nascondersi, e questo mi fa davvero inca**are”, ha dichiarato senza mezzi termini.

Il legame unico con Silvio Berlusconi

Nel corso dell’intervista, Pascale ha parlato del suo rapporto con Silvio Berlusconi, definendolo “irripetibile”. Nonostante la separazione, il dolore per la sua assenza è ancora vivo: “Mi manca da morire, tutti i giorni. Mi manca soprattutto il mio migliore amico. Nessuno potrà mai darmi un consiglio migliore di quelli che mi dava lui”.

Uno dei rimpianti più grandi di Pascale è stato non poterlo salutare prima della sua scomparsa: “Non ho avuto modo di dirgli addio, ed è una cosa orribile. Non è stata colpa della famiglia, anzi i figli del Presidente sono persone per bene. Probabilmente avrebbe fatto piacere anche a lui salutarmi. Questa è la cosa più dolorosa della mia vita”.

Nonostante tutto, Pascale guarda al loro rapporto con gratitudine: “Silvio mi ha dato la libertà economica per realizzare i miei sogni. Ho aperto una società immobiliare e mi occupo di ristrutturazioni, una passione che ho potuto seguire grazie a lui”.

Il coraggio del coming out

Parlando della sua sessualità, Francesca Pascale ha rivelato quanto sia stato complesso affrontare il coming out, pur avendo sempre vissuto con consapevolezza il proprio orientamento: “L’ho capito da quando avevo 6 anni. A 16 anni l’ho detto a mia madre, che non mi ha mai giudicata. Si spaventava per la reazione della società e per il mio futuro, ma non mi ha mai fatto sentire sbagliata”.

Uno dei momenti più difficili è stato però legato alla sua relazione con Berlusconi: “Quando gli ho detto che mi aveva chiamato Berlusconi, la mia famiglia inizialmente pensava fossi pazza. Poi hanno capito che era tutto vero”.

Una storia di libertà e crescita personale

Il racconto di Francesca Pascale è un inno alla libertà personale e alla crescita interiore. La sua relazione con Berlusconi non è stata solo una storia d’amore, ma anche un percorso di emancipazione: “Non ho mai subito nulla, ho sempre scelto io cosa fare. Silvio è stato meraviglioso con me”.

Concludendo l’intervista, Pascale ha ribadito l’importanza di essere se stessi e di lottare per la propria libertà, anche quando le circostanze sembrano avverse. Un messaggio che risuona forte e chiaro in un mondo dove troppo spesso i pregiudizi limitano le vite delle persone.

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