Eleonora, 34 anni, uccisa dal marito a Rufina: ha tentato il suicidio davanti al figlio di 2 anni

Italia

Un dramma familiare scuote la comunità di Rufina. La coppia, descritta come “normale”, si trasforma nel teatro di un gesto estremo e inspiegabile.

Sono ancora in corso le indagini per ricostruire le dinamiche del tragico evento avvenuto alle prime ore di oggi, sabato 8 febbraio, a Rufina, un piccolo comune in provincia di Firenze. Il protagonista di questa drammatica vicenda è Lorenzo I., un architetto freelance di 37 anni, che ha accoltellato la compagna Eleonora G., 34 anni, prima di lanciarsi dalla finestra del secondo piano della loro abitazione. L’uomo è attualmente ricoverato in condizioni critiche, mentre la donna purtroppo non ce l’ha fatta.

Il figlio di due anni presente durante la tragedia

A rendere ancora più dolorosa questa vicenda è il fatto che il loro bambino di soli due anni fosse in casa al momento dell’accaduto. Il piccolo è stato subito affidato alla nonna materna, accorsa sul posto per portarlo via. La comunità di Rufina è sotto shock e si stringe attorno alla famiglia della vittima.

Il sindaco del paese, Daniele Venturi, ha espresso il suo sgomento: “Sembrava una coppia normale. Li conoscevo personalmente e nessuno avrebbe mai immaginato un simile epilogo”. Venturi ha raccontato di aver parlato con la madre della vittima, che si è detta profondamente turbata per il futuro del nipotino.

Lorenzo I. ed Eleonora G. vivevano insieme da diversi anni e avevano costruito una vita apparentemente tranquilla. Lui era un architetto libero professionista, mentre lei lavorava in un’azienda impegnata nel settore delle energie rinnovabili. Dopo la nascita del figlio, avvenuta nel luglio 2021, Eleonora aveva deciso di dedicarsi maggiormente alla crescita del bambino, mentre Lorenzo continuava la sua attività lavorativa.

Chi li conosceva li descrive come una coppia serena, senza apparenti problemi. I vicini confermano di non aver mai sentito litigi o discussioni provenire dal loro appartamento. Eppure, qualcosa deve essere cambiato nelle ultime settimane, portando a questa tragica escalation.

Le indagini proseguono

Secondo quanto emerso finora, la tragedia sarebbe stata preceduta da una lite nella mattinata di oggi. Tuttavia, le cause del gesto restano ancora sconosciute e saranno oggetto di ulteriori accertamenti da parte delle forze dell’ordine. Gli inquirenti stanno cercando di capire cosa abbia potuto portare Lorenzo a un gesto così estremo.

Nella stessa palazzina vivevano anche i genitori dell’uomo, che sono stati tra i primi ad accorgersi della tragedia e ad allertare i soccorsi. La comunità di Rufina è incredula: “Non c’erano segnali che potessero far presagire una simile tragedia”, ripetono i vicini e conoscenti.

Il pensiero di tutti ora va al piccolo rimasto orfano della madre e con un padre in condizioni critiche. La nonna materna si è presa cura immediatamente del bambino, ma il suo futuro rimane incerto. Il sindaco Venturi ha dichiarato: “Faremo tutto il possibile per supportare la famiglia in questo momento così difficile”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *