“Dieci euro per due cioccolate calde a Roccaraso”, i napoletani si sfogano a Dritto e Rovescio
Prezzi alle stelle, polemiche e disorganizzazione: il caos di Roccaraso accende il dibattito su turismo, accessibilità e costi nelle località sciistiche italiane
Quanto può costare una semplice cioccolata calda? A Roccaraso, rinomata località sciistica dell’Abruzzo, sembra che il prezzo sia diventato un vero motivo di discussione. Durante una puntata di “Dritto e Rovescio”, programma condotto da Paolo Del Debbio, si è acceso un dibattito sui costi elevati e sulla gestione del turismo nella zona. Tra le tante dichiarazioni, spicca quella di una ragazza che ha raccontato di aver speso dieci euro per due cioccolate calde, suscitando reazioni contrastanti.
La vicenda è stata accompagnata da una serie di lamentele da parte dei turisti, in particolare riguardo alla scarsa organizzazione della località. Un cittadino napoletano, in collegamento con lo studio, ha denunciato la mancanza di servizi essenziali come cestini per i rifiuti, bagni adeguati e una gestione inefficace dell’afflusso massiccio di visitatori. “Non si aspettavano tante persone, ma era il minimo garantire un’organizzazione migliore”, ha dichiarato.
Il tema dei prezzi, però, è stato il punto focale della discussione. Pagare cinque euro per una cioccolata calda è stato giudicato da molti un costo eccessivo, soprattutto considerando che si tratta di un prodotto semplice. Tuttavia, Giuseppe Cruciani, ospite in studio, ha difeso il prezzo sostenendo che è normale aspettarsi costi più alti in una meta turistica rinomata come Roccaraso. “Non si può pensare di pagare un euro e mezzo per una cioccolata in un luogo così frequentato”, ha ribattuto Cruciani con fermezza.
Roccaraso: colpa del sindaco o dei turisti?
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Roccaraso: meta d’élite o turismo accessibile?
La polemica sui prezzi della cioccolata calda a Roccaraso apre una riflessione più ampia sul turismo in Italia. La località abruzzese è davvero una destinazione d’élite o dovrebbe essere più accessibile? Il cosiddetto turismo “mordi e fuggi”, spesso criticato dagli esercenti locali perché lascia poco valore economico sul territorio, potrebbe essere trasformato in un’esperienza più inclusiva.
Un concetto chiave potrebbe essere quello di turismo inclusivo, che renda le località turistiche accessibili anche a chi dispone di un budget limitato. Questo non significa abbassare drasticamente i prezzi, ma garantire un rapporto qualità-prezzo adeguato e servizi all’altezza delle aspettative dei visitatori. Perché, al di là del costo della cioccolata calda, ciò che lascia davvero il segno è l’esperienza complessiva.
Il paradosso dei prezzi e l’importanza dell’organizzazione
Al centro del dibattito non c’è solo il costo della cioccolata, ma anche la percezione del valore offerto dalla località. Se una destinazione come Roccaraso vuole attrarre un pubblico vasto e diversificato, deve puntare su una migliore organizzazione logistica e su prezzi che riflettano il servizio offerto.