«Avete tardato ad arrivare»: familiari di un paziente attaccano con calci e pugni il personale del 118, poi il paziente perde la vita

Italia

Nel quartiere Borgo Nuovo, un intervento di soccorso si trasforma in violenza: sanitari aggrediti dai familiari della vittima. Ecco cosa è successo.

Un episodio di violenza ha scosso il quartiere Borgo Nuovo a Palermo, dove un intervento di emergenza si è trasformato in un dramma. Gli operatori del 118, accorsi per soccorrere un uomo trovato privo di sensi in strada, sono stati aggrediti con calci e pugni dai familiari della vittima. I due aggressori, fratelli dell’uomo soccorso, avrebbero accusato il personale sanitario di essere arrivato in ritardo, nonostante l’ambulanza avesse impiegato meno di dieci minuti per raggiungere il luogo dell’intervento.

Mentre i sanitari cercavano disperatamente di praticare il massaggio cardiaco per rianimare l’uomo, la situazione è degenerata. I due fratelli, in preda alla rabbia e alla disperazione, hanno colpito gli operatori, ostacolando il loro tentativo di salvare la vita del congiunto.

Grazie all’intervento tempestivo degli agenti di polizia, i sanitari sono stati messi in sicurezza e hanno potuto trasportare l’uomo in ospedale. Purtroppo, nonostante gli sforzi, il paziente è deceduto poco dopo il ricovero, lasciando dietro di sé una scia di dolore e tensione.

I due fratelli, identificati dalle forze dell’ordine, saranno denunciati per percosse e interruzione di pubblico servizio, un’accusa grave che sottolinea l’importanza di rispettare il lavoro degli operatori sanitari, specialmente in situazioni di emergenza.

Questo episodio mette in evidenza quanto sia fondamentale garantire la sicurezza del personale medico durante gli interventi. La violenza contro chi lavora per salvare vite umane è un problema che non può essere tollerato e richiede una riflessione collettiva per prevenire situazioni simili in futuro.

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