Porta il gatto in ospedale per una tac dopo la caduta dal 6° piano: medico sotto indagine ad Aosta
Un medico dell’ospedale Parini di Aosta ha usato l’attrezzatura ospedaliera per salvare la gatta caduta dal tetto. Ora l’Usl avvia indagini interne per l’accaduto.
Il medico radiologo Gianluca Fanelli, responsabile della struttura semplice di Radiologia e neuroradiologia interventistica all’ospedale Parini di Aosta, ha ammesso pubblicamente di aver utilizzato l’attrezzatura diagnostica del nosocomio per salvare la sua gatta Athena, che era precipitata dal tetto di un condominio a sei piani. L’incidente, che ha visto la gatta gravemente ferita, ha scatenato una serie di reazioni e indagini interne da parte dell’USL della Valle d’Aosta.
Fanelli ha spiegato in una lettera di aver preso la decisione di utilizzare una delle tre TAC disponibili quando le macchine non erano in uso e non c’erano pazienti da trattare. “In un momento in cui non c’erano esami programmati e le macchine erano in attesa, ho deciso di verificare le condizioni della mia gatta e vedere cosa potessi fare per salvarla”, ha raccontato il medico. Dopo la caduta, Athena era stata portata dal veterinario, dove erano emerse fratture posteriori, danni ai polmoni e sospetto pneumotorace. Fanelli, conoscendo la gravità della situazione, ha eseguito immediatamente un esame radiologico utilizzando una delle TAC, eseguendo poi un drenaggio che ha permesso alla gatta di riprendere a respirare.
Nel suo racconto, il medico ha sottolineato come il suo intervento fosse una decisione urgente e necessaria, considerando la sua esperienza come radiologo interventista. “Se non avessi fatto tutto ciò che potevo, non me lo sarei mai perdonato, soprattutto per i miei figli che adorano la gatta”, ha dichiarato Fanelli, mostrando un forte senso di responsabilità e amore verso l’animale.
Tuttavia, l’episodio ha sollevato polemiche. Massimo Uberti, direttore generale dell’USL Valle d’Aosta, ha definito l’accaduto un “danno di immagine per l’azienda” e ha dichiarato di essere “senza parole” per quanto successo. Dopo aver ricevuto la lettera di Fanelli, Uberti ha avviato una commissione di disciplina per indagare sull’accaduto. La questione non riguarda solo le procedure ospedaliere, ma anche l’uso delle risorse pubbliche per un animale, in un contesto in cui la sanità italiana e valdostana si trovano a dover affrontare già difficoltà di reputazione.
L’episodio ha aperto un ampio dibattito sulle etichette morali e professionali legate all’uso delle strutture ospedaliere per scopi personali e non medici. Ora, l’Usl sta conducendo una serie di verifiche per chiarire le modalità dell’intervento e le implicazioni per l’ospedale e il personale coinvolto.