Vittorio Sgarbi a Quarta Repubblica tocca il cuore dei fan: stanco e segnato, non perde la sua solita lucidità nel parlare

Italia

Vittorio Sgarbi, in collegamento a Quarta Repubblica, ha espresso preoccupazioni sul “green”, sulla transizione ecologica e sulla sua salute, suscitando preoccupazione tra i suoi sostenitori

Lunedì 27 gennaio 2025, durante un collegamento a Quarta Repubblica, Vittorio Sgarbi ha attirato l’attenzione non solo per le sue parole sulla transizione ecologica e le politiche verdi, ma anche per le sue condizioni di salute visibilmente provate. Durante il dibattito moderato da Nicola Porro, Sgarbi è apparso smagrito e con una voce visibilmente affaticata, elementi che non hanno comunque intaccato la sua abituale lucidità argomentativa, ma che hanno preoccupato i suoi sostenitori, soprattutto sui social.

Vittorio Sgarbi ha lanciato una critica forte e diretta all’approccio che molti attribuiscono alla sostenibilità e alla transizione ecologica, sostenendo che le politiche verdi rischiano di ignorare il valore della tradizione agricola, soprattutto in regioni come la Puglia e la Sicilia. “Salvare il pianeta deve partire dal salvare l’agricoltura,” ha dichiarato il critico d’arte, criticando le politiche europee che, a suo parere, stanno danneggiando le terre agricole e ignorando il lavoro contadino e la memoria storica dei luoghi.

Paragonando l’approccio europeo a quello del presidente americano Donald Trump, Sgarbi ha elogiato il pragmatismo di Trump, che, secondo lui, risponde alle esigenze quotidiane delle persone senza farsi trascinare da un’astrazione globale come quella di “salvare il pianeta”. Il critico ha parlato della necessità di una maggiore attenzione verso l’agricoltura, sottolineando come la produzione di energia pulita stia diventando un obbligo che, anziché migliorare la situazione, rischia di “cancellare” il passato agricolo.

Sgarbi ha anche esaminato l’impatto delle politiche verdi sul territorio, citando il caso del Foggiano, dove le politiche ambientaliste hanno, a suo dire, “cancellato completamente la bellezza dei luoghi”. Ha concluso il suo intervento con una riflessione sulla necessità di salvaguardare l’agricoltura e i luoghi tradizionali, piuttosto che continuare su una strada che potrebbe portare a una “cecità assoluta” verso il passato e le radici agricole.

Le condizioni di salute di Vittorio Sgarbi sono state un tema ricorrente nelle ultime settimane. Il critico aveva già smentito, attraverso Fanpage.it, che la sua salute fosse minacciata da una recidiva del tumore alla prostata, spiegando che i disagi fisici che stava vivendo erano più legati alle forti polemiche e agli attacchi che aveva ricevuto dopo le dimissioni da Sottosegretario. Nonostante la sofferenza evidente, i suoi sostenitori sui social hanno espresso solidarietà e affetto: “Ti vedo stanco, ma siamo noi a darti il nostro amore”, hanno scritto in molti, mostrando il loro supporto.

Infine, a causa della sua condizione di salute, lo spettacolo “Natività” previsto per il 10 gennaio è stato rinviato al 28 aprile, segno che Sgarbi sta affrontando un periodo difficile. Nonostante tutto, la sua forza di carattere e la sua passione per la cultura e la politica continuano a risplendere, mantenendo viva l’attenzione su temi importanti come la sostenibilità e la difesa delle tradizioni agricole italiane.

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