Considerata solo stress dai medici, madre di 3 bambini si accorge di avere un tumore alla cervice: “Mi ripetevano di dormire di più”
Dopo una diagnosi di tumore alla cervice, Holly Pardue sta usando i social per sensibilizzare sulla diagnosi precoce, essenziale per combattere questa malattia.
Holly Pardue, 31 anni, di Milton Keynes (Buckinghamshire), ha ricevuto una diagnosi di tumore alla cervice dopo che inizialmente i medici avevano attribuito i suoi sintomi a stress e ormonali. Dopo la nascita del suo terzo figlio nel gennaio 2023, Holly ha iniziato a soffrire di perdite di sangue continue, ma il suo medico di base le aveva prescritto solo contraccettivi, consigliandole di riposare e fare passeggiate.
Nonostante i consigli del medico, Holly non era convinta e ha insistito per un ulteriore Pap test, nonostante un test precedente del 2023 fosse risultato negativo. Solo allora i medici hanno sospettato un cancro in fase iniziale. Pochi giorni dopo, la diagnosi si è aggravata: il tumore si era già diffuso ai linfonodi del bacino e delle anche.
Nel luglio 2024, la diagnosi è diventata ufficiale: tumore cervicale al terzo stadio. Holly ha iniziato un ciclo intensivo di chemioterapia, radioterapia e brachiterapia, concluso ad ottobre. Ora dovrà aspettare fino a marzo per sapere se le cure hanno avuto successo. Nel frattempo, sta usando i social per sensibilizzare sull’importanza di una diagnosi precoce.
Frustrazione e determinazione: la battaglia di Holly
Holly ha spiegato che la parte più frustrante della sua esperienza è stata il mancato ascolto dei suoi sintomi. “Mi hanno detto che era solo stress, che avrei dovuto dormire di più e fare passeggiate. Ma sentivo che c’era qualcosa di più grave. Ho dovuto insistere per fare un Pap test e oggi so che se avessi aspettato il prossimo controllo programmato, il tumore sarebbe stato ancora più avanzato.”
Il tumore della cervice è uno dei più comuni tra le donne nel Regno Unito, con circa 3.300 casi all’anno. I sintomi, come perdite di sangue anomale e dolori durante i rapporti o nella zona pelvica, sono spesso scambiati per disturbi meno gravi. Se individuato precocemente, il tasso di sopravvivenza a 5 anni è del 95%, ma scende drasticamente al 15% se diagnosticato in fase avanzata.
Il ruolo dell’HPV nella prevenzione
L’infezione da HPV (Papilloma virus) è la causa principale del tumore cervicale. Sebbene la vaccinazione riduca significativamente il rischio, non lo elimina completamente. Per questo motivo, il Pap test rimane un esame fondamentale per la prevenzione. Tuttavia, nel Regno Unito, solo il 70% delle donne si sottopone regolarmente a questo test, spesso per imbarazzo o difficoltà nel prenotare un appuntamento.
Nel 2023, il sistema sanitario britannico ha fissato l’obiettivo di eliminare il tumore cervicale entro il 2040, puntando ad aumentare la copertura vaccinale e la partecipazione ai programmi di screening. Nonostante questi sforzi, si stima che ogni anno circa 1.100 donne riceveranno ancora questa diagnosi.
La storia di Holly Pardue non solo mette in luce l’importanza della diagnosi precoce, ma serve anche a sensibilizzare il pubblico sull’efficacia dei controlli periodici e sulla necessità di prestare attenzione ai sintomi, anche quando vengono inizialmente ignorati o minimizzati. La sua battaglia contro il cancro è un chiaro esempio di determinazione e di come l’insistenza possa fare la differenza tra una diagnosi tempestiva e una malattia che potrebbe essere ormai troppo avanzata.