Cahill chiarisce cosa ha avuto Sinner: “Pallido come un lenzuolo, ora è il mio turno”

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Il coach di Sinner, Darren Cahill, svela come un virus ha messo a rischio la partita del campione azzurro all’Australian Open, rivelando dettagli inediti.

A distanza di una settimana dal suo incontro drammatico con Holger Rune all’Australian Open, Jannik Sinner ha vissuto uno dei momenti più difficili della sua carriera. Durante il quarto di finale, il giovane talento azzurro ha dovuto affrontare un virus debilitante che ha messo a rischio non solo la sua partecipazione al match, ma anche il suo stato di salute generale. A raccontare la verità su quanto accaduto è il suo coach, Darren Cahill, che ha svelato i dettagli dietro l’incidente.

Secondo Cahill, Sinner era “bianco come un lenzuolo” e si sentiva così male da non sapere se sarebbe riuscito a giocare. “Era davvero malmesso”, ha dichiarato il 59enne australiano, spiegando che Jannik aveva contratto un virus che aveva messo a dura prova le sue forze. Cahill ha inoltre rivelato che lo stesso Sinner aveva rischiato di non partecipare all’incontro con Rune, ma grazie a una prestazione straordinaria, che ha unito tecnica, fisico e resilienza, è riuscito a superare l’ostacolo.

Nel secondo set della partita, i segnali di malessere erano evidenti. Sinner non riusciva a fermare il tremore incontrollabile della mano destra, mentre il caldo intenso dell’estate australiana rendeva le condizioni ancora più difficili. Dopo aver richiesto l’intervento medico, Sinner è stato portato in spogliatoio, dove ha ricevuto cure e si è riposato per circa dieci minuti. Nel frattempo, la rete è stata danneggiata da un servizio dello stesso Sinner, dando al campione italiano ulteriore tempo per recuperare.

Nonostante le difficoltà, Sinner ha continuato a giocare con determinazione, vincendo il match e proseguendo il suo cammino trionfale verso la vittoria, battendo successivamente de Minaur, Shelton e Zverev senza perdere neanche un set.

Il virus che ha colpito Sinner è stato trasmesso anche al suo staff, come ha raccontato lo stesso Cahill. “Adesso sono io malmesso, l’ho preso da lui”, ha scherzato il coach, riferendo che anche il secondo allenatore di Sinner, Vagnozzi, ha sofferto di malessere nei giorni successivi. “Ci siamo passati tutti”, ha aggiunto Cahill, descrivendo l’intensa fatica vissuta dal team.

La verità dietro quel drammatico incontro è che Sinner ha superato non solo la sofferenza fisica, ma anche la sfida mentale, riuscendo a giocare contro un avversario ostico come Rune nonostante la gravità della sua condizione. Con il supporto del suo team e la sua straordinaria determinazione, Jannik ha continuato il torneo a livelli straordinari, dimostrando ancora una volta la sua forza di carattere e la sua capacità di affrontare le difficoltà.

Jannik Sinner ha avuto una marcia trionfale, che l’ha visto superare ostacoli incredibili, consolidando la sua posizione di numero uno al mondo. La sua vittoria all’Australian Open si è trasformata in una testimonianza di resilienza e coraggio, mentre il suo coach Cahill non ha mancato di elogiarlo per l’eccezionale recupero che ha portato Sinner al trionfo, nonostante tutto.

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