Studentessa di Verona strangolata a Londra, accusato un senzatetto: “Amava aiutare chiunque”
Jamelatu Tsiwah, una giovane studentessa veronese, è stata uccisa a Londra. Il delitto ha scosso la comunità. Arrestato un senzatetto, ma il movente resta sconosciuto.
Un tragico omicidio ha sconvolto la comunità veronese a Londra, dove Jamelatu Tsiwah, conosciuta come Jamila, una studentessa di 31 anni, è stata trovata strangolata lo scorso lunedì 20 gennaio. La vittima, originaria di Verona, era stata segnalata priva di sensi in una casa di Bensham Lane, nella zona di Croydon, nel sud di Londra. Purtroppo, quando sono arrivati i paramedici, la giovane era già deceduta.
Il presunto autore dell’omicidio, Larry Nimoh, un senzatetto di 21 anni, è stato arrestato dalla Metropolitan Police. Si ritiene che Nimoh conoscesse Jamelatu, che in passato aveva cercato di aiutarlo. Il giovane dovrà comparire davanti al tribunale di Westminster nei prossimi giorni. Insieme a lui, è stato arrestato un altro uomo di 21 anni, ma è stato rilasciato su cauzione in attesa di ulteriori indagini.
Nonostante l’arresto, la dinamica dell’omicidio e il movente sono ancora sconosciuti. L’ispettore capo Alex Gammampila ha lanciato un appello, invitando chiunque si trovasse nella zona di Bensham Road tra le 18 e le 19 di lunedì a contattare la polizia se avesse visto qualcosa di sospetto.
La vita di Jamila e il suo impatto
Jamelatu Tsiwah, nata a Verona da una famiglia ghanese, si era trasferita a Londra nel 2013, dove si era diplomata e laureata. Lavorava come amministrativa presso un’università e aveva recentemente fondato l’associazione “She Breaks Barriers”, dedicata a dare assistenza alle giovani donne. Jamila era una donna attiva, coraggiosa e appassionata, che aveva lottato per costruire un futuro migliore, aiutando gli altri lungo il cammino.
Recentemente, aveva visitato Parigi con la sua famiglia per festeggiare un compleanno, un momento che rimarrà nel cuore dei suoi cari. “Volevo andare a trovarla”, ha dichiarato un’amica di Jamila, visibilmente distrutta dalla notizia della sua morte. Un’altra amica ha descritto Jamila come una persona solare, divertente e coraggiosa, che le mancherà profondamente. “Era come una sorella”, ha raccontato, aggiungendo che Jamila era una persona che si incontrava una sola volta nella vita.
La tragedia ha lasciato nel dolore non solo la famiglia e gli amici di Jamila, ma anche la comunità che la conosceva. Gli investigatori continuano a cercare di chiarire il mistero che circonda la sua morte e a fare luce su una vicenda che ha sconvolto tutti.