Travolta a 19 anni, il papà di Sara Piffer: ‘Perdono chi l’ha uccisa’

Italia

Il papà di Sara, giovane ciclista morta in un incidente, rivela come ha trovato la forza di perdonare l’uomo che ha causato la sua morte

Sara Piffer, una promettente ciclista di 19 anni, è tragicamente morta dopo essere stata investita da un’auto mentre si allenava con suo fratello. Il padre, Lorenzo, ha deciso di perdonare l’uomo che l’ha travolta. La sua decisione di donare il perdono è un gesto straordinario che ha colpito profondamente la comunità.

L’incidente è avvenuto venerdì scorso nel comune di Mezzocorona, in provincia di Trento, quando Sara e il fratello Christian stavano allenandosi. La tragedia si è consumata quando un 70enne, un falegname in pensione, ha effettuato un sorpasso azzardato su via Cesare Battisti, colpendo in pieno la giovane ciclista. Il violento impatto ha sbalzato Sara sull’asfalto, uccidendola poco dopo, nonostante i tentativi di rianimazione da parte dei soccorritori.

Il padre di Sara, Lorenzo, ha parlato con profonda commozione in un’intervista al Corriere della Sera, ricordando la sua amata figlia. “Era sempre prudente e felice di allenarsi con suo fratello. Lei non solo aveva una passione per il ciclismo, ma sentiva una forte connessione con Christian,” ha detto Lorenzo. La sua decisione di perdonare l’uomo che ha causato la morte di Sara, un atto che potrebbe sembrare impensabile in una tragedia del genere, è stata una vera lezione di forza e compassione.

“Non vogliamo sommare disgrazia su disgrazia”, ha continuato Lorenzo, riferendosi al suo atteggiamento verso il guidatore. La famiglia non cerca vendetta, ma ha affidato alla giustizia il compito di fare il suo corso. Lorenzo ha anche condiviso una riflessione profonda sulla morte di sua figlia. “Non avevo mai fatto assicurazioni per la morte dei miei figli”, ha detto, sottolineando la difficoltà e l’inadeguatezza di un genitore nel prepararsi a una perdita così devastante.

Nel frattempo, la città di Palù di Giovo si è stretta attorno alla famiglia di Sara, con una commovente camera ardente allestita per lei, decorata con le maglie e le foto della giovane ciclista. Le sue compagne di classe hanno scritto messaggi di affetto, sottolineando quanto fosse speciale e pura la ragazza. “Sei la persona più pura che abbiamo mai incontrato”, hanno detto, confermando l’impatto positivo che Sara ha avuto nella vita di chi le stava vicino.

L’incidente, che ha scosso profondamente la comunità, ha anche portato alla riflessione sul valore della vita e sull’importanza di perdonare. La tragica morte di Sara ha lasciato un vuoto enorme, ma l’incredibile capacità di Lorenzo di perdonare e il suo coraggio di affrontare il dolore con compassione sono esempi di grande forza umana. Ora, nonostante il suo dolore, Lorenzo trova la forza di pensare a sua figlia non solo come una giovane promessa del ciclismo, ma come una persona che ha portato luce nelle vite di chi l’ha conosciuta.

L’automobile, guidata dal 70enne, ha colpito Sara mentre si trovava ancora sulla sua bicicletta, cercando di allenarsi. Nonostante il dramma, Christian, il fratello di Sara, è rimasto illeso. Ora, la famiglia si prepara a superare questa tragedia, con l’amore che li lega e la forza di affrontare il futuro, uniti nel ricordo di Sara.

La giustizia farà il suo corso, ma il gesto di perdono di Lorenzo è un monito per tutti, un insegnamento di umanità e forza interiore.

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