“Pensavo fosse mio figlio”: liberato il marito della donna che ha preso la neonata a Cosenza
Moses Omogo Chidiebere, il 43enne di origini congolesi accusato insieme alla moglie, Rosa Vespa, di aver rapito una neonata dalla clinica ‘Sacro Cuore’ di Cosenza lo scorso 21 gennaio, è stato scarcerato. La decisione è arrivata dopo l’interrogatorio di garanzia, tenutosi nel carcere di Cosenza, presieduto dal giudice per le indagini preliminari, Claudia Pingitore.
Il marito di Rosa Vespa ha raccontato la sua versione dei fatti durante l’interrogatorio. Accompagnato dalla moglie 51enne, il 43enne è stato ascoltato dal giudice, con la presenza del pm Antonio Bruno Tridico e degli avvocati difensori, Gianluca Garritano e Teresa Gallucci. I due coniugi hanno risposto alle domande degli inquirenti e fornito una versione contrastante sull’episodio.
Rosa Vespa, durante l’interrogatorio, ha preso completamente su di sé la responsabilità del rapimento della neonata, mentre il marito ha insistito nel dire di non esserne a conoscenza. Chidiebere ha infatti sostenuto di essere stato convinto fino all’arrivo delle forze dell’ordine che il bambino rapito fosse effettivamente suo figlio. L’interrogatorio, durato circa tre ore, ha portato alla decisione del gip sulla convalida degli arresti.
Le indagini sul rapimento della neonata sono proseguite intensamente per chiarire tutti i dettagli dell’accaduto. Secondo le informazioni raccolte, Rosa Vespa avrebbe finto una gravidanza per nove mesi. L’8 gennaio, la donna ha annunciato sui social la nascita del bambino, chiamato ‘Ansel’. In famiglia, la Vespa aveva dichiarato di essersi recata da sola in ospedale per partorire, spiegando che il neonato fosse stato messo sotto osservazione a causa di presunti casi di Covid nella struttura.
Quando la polizia è arrivata a casa della coppia, durante una festa organizzata per accogliere il piccolo Ansel, il marito di Rosa, Moses Omogo Chidiebere, si è detto sorpreso e non era a conoscenza del fatto che il bambino dentro la tutina azzurra non fosse suo figlio, ma Sofia, la neonata rapita dalla clinica Sacro Cuore poco prima.
Le forze dell’ordine stanno ora concentrando gli accertamenti per comprendere fino a che punto sia stata coinvolta Rosa Vespa e quali siano le dinamiche che hanno portato al rapimento della neonata.