La foto dei migranti ammanettati condivisa dalla Casa Bianca, Trump: “Espelliamo i peggiori malviventi”

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La Casa Bianca ha diffuso una foto che ha suscitato grande attenzione, mostrando una fila di migranti ammanettati e in catene, pronti a essere imbarcati su un aereo destinato ad allontanarli dagli Stati Uniti. Questo gesto è stato interpretato come una conferma delle promesse elettorali del presidente Trump, che ha avviato il suo programma di espulsioni dei migranti clandestini, dichiarando che 538 persone sono state rimosse dal paese.

In visita in North Carolina, Trump ha commentato con soddisfazione: “Le deportazioni stanno andando bene”, aggiungendo che le autorità americane stanno “mandando via tutti i peggiori criminali”. La Casa Bianca ha ulteriormente ribadito il messaggio in un post su X (ex Twitter), accompagnato dall’immagine di una fila di migranti in catene, con l’annuncio che “i voli di deportazione sono iniziati” e che “la promessa è stata mantenuta”.

Il presidente degli Stati Uniti ha voluto sottolineare con forza il messaggio che chi entra illegalmente nel paese dovrà affrontare gravi conseguenze, ribadendo l’impegno a contrastare l’immigrazione irregolare.

Tuttavia, non si tratta di una novità assoluta. Anche sotto l’amministrazione Biden, sono state effettuate espulsioni di migranti irregolari, e nel 2024 si è registrato il record di deportazioni. Secondo il rapporto dell’Immigration and Custom Enforcement (ICE), nel periodo tra ottobre 2023 e settembre 2024 sono stati espulsi ben 270.000 immigrati clandestini, il numero più alto degli ultimi dieci anni.

Nel frattempo, la Casa Bianca ha confermato che l’ICE ha arrestato 538 persone e ha effettuato 373 fermi, tra cui quello di Magdaleno Zenen Hernandez Garcia, condannato per abusi sessuali su un minore di 14 anni. Questo caso è stato presentato come un esempio del lavoro dell’amministrazione Trump nel mettere in sicurezza i confini nazionali.

Inoltre, la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha confermato che i voli di deportazione sono effettivamente iniziati, segnando l’inizio di un programma che non sembra avere intenzione di fermarsi.

Tuttavia, Trump ha affrontato un ostacolo significativo quando un giudice federale ha bloccato un ordine esecutivo emesso il primo giorno del suo mandato, volto a abolire lo ius soli, la legge che garantisce la cittadinanza ai bambini nati negli Stati Uniti. Il giudice ha dichiarato che l’ordine era incostituzionale, violando il 14° emendamento. Questo ordine avrebbe impedito ai bambini nati da immigrati irregolari, così come a quelli nati da madri temporaneamente negli Stati Uniti, di acquisire la cittadinanza americana. Nonostante la decisione del giudice, la Casa Bianca ha già annunciato ricorso contro questa disposizione.

Il dibattito sull’immigrazione continua a essere uno dei temi centrali dell’agenda politica negli Stati Uniti, con il governo Trump impegnato a portare avanti una linea dura contro l’immigrazione illegale, nonostante le sfide legali e le critiche provenienti da diverse fazioni politiche.

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