Un tragico incidente stradale ha colpito il mondo del ciclismo italiano oggi, 24 gennaio, in Trentino, con la morte di Sara Piffer, una giovane atleta di 19 anni che è stata investita mentre si allenava in bicicletta. La tragedia è avvenuta nel comune di Mezzocorona, in provincia di Trento, lungo una strada che collega Mezzocorona a Mezzolombardo.
La giovane ciclista, che si stava allenando insieme al fratello, è stata travolta da un’auto in fase di sorpasso che l’ha colpita mentre procedeva nel senso opposto di marcia. L’impatto è stato estremamente violento, tanto da sbalzare la ragazza sull’asfalto. Nonostante l’immediato intervento dei soccorritori, e l’arrivo di un elicottero di soccorso, per Sara Piffer non c’è stato nulla da fare. I tentativi di rianimarla, anche tramite l’uso del defibrillatore, sono stati vani. La gravità delle ferite le è stata fatale.
Il fratello di Sara Piffer, anch’esso coinvolto nell’incidente, è stato trasportato in ospedale ma le sue condizioni non sono gravi. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco e la polizia locale che ha avviato le indagini per ricostruire la dinamica dell’incidente.
Sara Piffer era una giovane promessa del ciclismo trentino, conosciuta per il suo talento e la sua dedizione sia nelle competizioni su strada che in pista. Nel 2021, Sara si era distinta come vice campionessa d’Italia nella Madison e aveva recentemente gareggiato per il Team Mendelspeck Ge-Man. Tra i suoi successi, si ricordano una vittoria a Corridonia, nelle Marche, e un secondo posto nella crono trentina di Verla/Maso Roncador.
La tragica morte di Sara ha sconvolto l’intero mondo del ciclismo. La società ciclistica ha espresso il proprio dolore, scrivendo: “Non ci sono parole. Non può essere giusto. Ci stringiamo con commozione e il cuore devastato a tutta la famiglia Piffer. Ciao Sara, riposa in pace. Quest’anno corriamo anche per te.”