Preparano la strada per l’arrivo di Mattarella, ma coprono i tombini: li cercano con il metal detector

Italia

Mezzo milione di euro spesi in appena due giorni per rifare le strade di Agrigento, in vista della visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ma i lavori, eseguiti all’ultimo minuto, hanno generato caos: tombini e griglie di scolo sono stati ricoperti dall’asfalto, mettendo a rischio la sicurezza stradale e creando imbarazzo. Ora, gli operai sono costretti a cercarli con il metal detector, una scena surreale che ha scatenato polemiche e ironie sui social.

Il 18 gennaio, il presidente Mattarella è arrivato ad Agrigento, proclamata Capitale Italiana della Cultura 2025, per inaugurare il calendario di eventi. Tuttavia, a pochi giorni dalla visita, la Regione Sicilia ha stanziato d’urgenza oltre mezzo milione di euro per rifare il manto stradale lungo il percorso presidenziale.

Da via Crispi a piazza Pirandello, passando per via Empedocle, i cantieri sono stati avviati con rapidità, ma anche con superficialità. Per velocizzare i lavori, i tombini e i punti di accesso alla rete idrica sono stati ricoperti dal bitume, invece di essere sigillati e livellati come prevede la prassi.

Una ricerca insolita: il metal detector per trovare i tombini

Conclusa la visita presidenziale, è emersa un’urgenza: individuare e riaprire i tombini sommersi prima che le piogge causassero allagamenti. È così iniziata una “caccia al tesoro” con metal detector, ripresa in video che hanno rapidamente fatto il giro del web, tra lo stupore e l’ironia degli utenti.

I cittadini hanno criticato aspramente i lavori, parlando di sprechi di denaro pubblico e di un intervento che ha peggiorato la situazione invece di migliorarla.

Codacons presenta un esposto per danni erariali

Il presidente regionale del Codacons, Giovanni Petrone, ha annunciato un esposto alla Corte dei Conti per accertare eventuali danni erariali e responsabilità.

“Questi episodi evidenziano gravi criticità nella gestione dei lavori pubblici, con possibili sprechi di risorse pubbliche e violazioni delle norme sulla sicurezza. Le griglie di scolo e i tombini coperti dall’asfalto potrebbero causare seri problemi durante le prossime piogge. Serve chiarezza e risposte rapide per i cittadini”, ha dichiarato Petrone.

La replica del Comune di Agrigento

A difendere l’operato dell’amministrazione è intervenuto l’assessore ai Lavori Pubblici, Gerlando Principato, sottolineando come il Comune non abbia diretto controllo sui lavori.

“Il Comune ha richiesto i finanziamenti alla Regione, che ha attivato i fondi solo il 15 gennaio. Non conosciamo l’impresa né il direttore dei lavori. Noi ci siamo limitati a chiedere migliorie alla viabilità, concentrandoci sulle aree del percorso presidenziale”, ha spiegato Principato.

“Ci vorrebbe un Mattarella ogni settimana”

Mentre il dibattito continua, i cittadini di Agrigento non mancano di ironizzare sulla situazione. “Ci vorrebbe un Mattarella ogni settimana per vedere finalmente le nostre strade sistemate!” ha commentato un abitante.

L’episodio rimane un esempio lampante di come la fretta e la cattiva gestione possano trasformare un’operazione necessaria in un motivo di disagio e di sdegno.

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