«Oggi ho l’ultimo esame, per favore, ho perso 40 minuti». Il ragazzo romano (con biglietto) supplica i vigili: niente multa, vi prego

Italia

Il caos della ricerca di parcheggio a Roma, soprattutto nelle vicinanze delle università, è una realtà ormai ben nota agli studenti e al personale accademico. Tra i luoghi più problematici si trova Piazzale del Verano, area che spesso diventa una sosta improvvisata per molti automobilisti, mentre le strade circostanti, già congestionate, non offrono alternative facili per chi cerca un posto auto.

In questo scenario di difficoltà, uno studente de La Sapienza ha deciso di lasciare un messaggio sul cruscotto della sua Fiat Panda, sperando in una certa comprensione da parte degli ausiliari del traffico. Il giovane, visibilmente stressato per il suo ultimo esame universitario, ha scritto: “Ho il mio ultimo esame oggi, per favore, ho girato 40 minuti”. Un appello sincero che mette in evidenza le difficoltà quotidiane che molti studenti affrontano, cercando disperatamente di conciliare gli impegni accademici con la frenesia della vita quotidiana.

Questa non è la prima volta che tale scena si ripete a Roma. Già nel mese di settembre scorso, un episodio simile aveva fatto il giro del web: un altro studente, con lo stesso spirito di disperazione, aveva lasciato un biglietto scritto a mano sul cruscotto dell’auto. “Sto facendo l’esame di procedura civile, vi prego abbiate pietà”, chiedeva, aggiungendo tra parentesi un numero di telefono per rassicurare i vigili che sarebbe arrivato subito per rimuovere l’auto, se necessario. Il messaggio, impresso in stampatello, aveva suscitato simpatia e comprensione tra gli utenti dei social media.

Piazzale del Verano, situato nei pressi dell’università La Sapienza, è noto per l’alta densità di traffico nelle prime ore della giornata. Gli studenti si affrettano a raggiungere le aule, le biblioteche o gli esami, ma spesso la difficoltà nel trovare un parcheggio libero fa sì che alcuni siano costretti a lasciare il proprio veicolo in sosta non conforme alle normative. Quella del parcheggio diventa così un’altra fonte di stress in una giornata già piena di ansia, come nel caso dell’attuale studente.

La ricerca di comprensione da parte degli automobilisti non è affatto rara a Roma, dove molti sperano di evitare una multa, soprattutto quando il tempo è scarso e il traffico sembra non dare tregua. Gli episodi come quello di oggi sono diventati un piccolo rito urbano, un tentativo disperato di conciliare le necessità quotidiane con le rigidità del sistema.

Alla fine, la domanda rimane: riusciranno questi studenti a sfuggire alla multa e a concentrarsi sull’esame, oppure anche questa volta dovranno affrontare l’amara realtà della sanzione? La risposta, come sempre, dipende dalla pazienza e dalla comprensione degli ausiliari del traffico. Nel frattempo, i messaggi sui cruscotti, scritti in fretta e furia, continuano a essere un modo per far appello alla solidarietà cittadina.

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