Chi è Moussa Sangare, il trentenne che ha ammesso l’omicidio immotivato di Sharon Verzeni

Italia

Un trentenne di origini nordafricane, nato a Milano e residente a Suisio, è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso Sharon Verzeni. Gli investigatori hanno scoperto che Moussa Sangare soffriva di problemi psichici mai diagnosticati, e aveva precedenti per maltrattamenti familiari. Nonostante la gravità delle accuse, il movente rimane oscuro, con Sangare che ha confessato di aver agito senza una ragione apparente.

Un tragico episodio senza movente: la confessione di Sangare

Moussa Sangare, arrestato nella notte tra il 29 e il 30 agosto, ha confessato l’omicidio di Sharon Verzeni, avvenuto un mese prima. L’uomo, identificato grazie alle telecamere di sorveglianza, è stato visto fuggire in bicicletta dal luogo del delitto. In seguito all’arresto, ha dichiarato di aver ucciso Sharon senza un motivo specifico, aggiungendo che quella sera era uscito con l’intenzione di “eliminare qualcuno”.

Sangare, disoccupato e con origini nordafricane, aveva già avuto problemi con la legge per maltrattamenti in famiglia. Le denunce, presentate dalla madre e dalla sorella, risalgono a maggio, quando aveva tentato di accoltellare la sorella. Questi episodi di violenza domestica hanno destato preoccupazione tra gli inquirenti, che temono possa ripetere atti simili. Tuttavia, al momento, non risulta legato a gruppi criminali .

La svolta nelle indagini

L’arresto di Sangare rappresenta una svolta nelle indagini, che inizialmente si erano concentrate su un gruppo di spacciatori. La sua cattura è stata possibile grazie all’analisi delle immagini delle telecamere e alla descrizione della bicicletta usata per la fuga. Nonostante la confessione, il caso ha sollevato interrogativi sulla salute mentale di Sangare e sulla mancanza di un movente chiaro .

Aspettando il processo

Ora Sangare si trova in carcere in attesa di processo. Gli investigatori continuano a indagare per comprendere meglio le sue motivazioni e valutare eventuali misure di sicurezza per prevenire futuri episodi di violenza. La comunità locale è scossa dall’accaduto, e si interroga su come un evento così tragico possa essere avvenuto senza alcun segnale premonitore .

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