A un passo dalla verità, come finisce: trama e finale
A un passo dalla verità: viaggio attraverso il crimine e la tragedia della vita di Michel Fourniret. Stasera, un film avvincente in prima serata su Rai 1.
Orientandosi verso una narrazione drammatica e inquietante, A un passo dalla verità andrà in onda stasera su Rai 1 alle 21.25. Questo film, una coproduzione franco-belga del 2021, è diretto da Yves Rénier e si basa sulle inquietanti vicende di Michel Fourniret, un individuo che negli anni 2000 ha attirato l’attenzione dei media per le sue accusa di serial killer.
La pellicola è ispirata al libro La mésange et l’ogresse di Harold Cobert, pubblicato nel 2017, e segue il percorso investigativo che ha portato alla condanna di Fourniret, scomparso nel maggio del 2021 e noto con il temibile soprannome di «orco delle Ardenne».
Il film narra la cronaca degli eventi iniziati il 26 giugno 2003, quando la polizia belga arresta Michel Fourniret (interpretato da Philippe Torreton) dopo un tentativo di rapimento ai danni di una minorenne. La ragazza riesce a fuggire e successivamente identifica Fourniret al commissariato. Nonostante i suoi tentativi di difesa, affermando di aver solamente riaccompagnato la ragazza a casa, gli agenti dubitano della sua versione e cominciano a collegare questo episodio a diversi reati già avvenuti.
La situazione si fa complicata poiché l’imputato non sembra mostrare segni di collaborazione durante gli interrogatori. Tuttavia, una figura cruciale nei dettagli del caso è la moglie di Fourniret, Monique Olivier (interpretata da Isabelle Gélinas). Il mistero si infittisce: cosa può sapere di cruciale? È complice o vittima? Gli investigatori si interrogano su come riuscire a farla aprire, avviando una vera e propria caccia per ottenere importanti rivelazioni.
A un passo dalla verità offre uno spaccato della cruda realtà e della lunga vicenda giuridica di Michel Fourniret, il quale è stato etichettato come «l’orco delle Ardenne» per l’orrenda serie di crimini della sua vita. Arrestato nel 2003, Fourniret confesserà solo nel 2004 di aver commesso omicidi orribili nei confronti di otto giovani donne tra gli anni Ottanta e i Duemila, rapendole e brutalmente assassinando.
Si evidenzia il silenzio del criminale e il drammatico ruolo della moglie, che, dopo aver scoperto le uguali condanne inflitte alla moglie di un altro noto serial killer, decide di farsi avanti. Le accuse a suo carico includono omicidio, pedofilia, violenza sessuale, sequestro di persona e occultamento di cadavere, per le quali la condanna culminerà in un ergastolo. Pur denunciandolo, Monique è stata a sua volta condannata per complicità in almeno sei omicidi.
La notorietà del caso ha avuto una portata tale da scuotere non solo la Francia, ma anche il mondo intero, generando un’ondata di shock tra l’opinione pubblica. I crimini di Fourniret sono stati accostati a quelli di Marc Dutroux, l’infamante «mostro di Marcinelle», accendendo l’attenzione su una serie di omicidi eticamente inaccettabili provenienti da un solo individuo. Le indagini infatti si sono estese oltre i confini del Belgio, con sospetti inerenti a ulteriori omicidi avvenuti in Francia, Danimarca, Germania e Paesi Bassi.
Il film analizza principalmente la figura del serial killer e il lavoro degli investigatori, attribuendo il merito per la risoluzione di molti cold cases proprio al talento instancabile delle forze dell’ordine. I ruoli chiave nelle indagini sono interpretati da François-Xavier Demaison e Mélanie Bernier nei panni rispettivamente del commissario Declerck e del capitano Margaux Nielsen.
Il cast è arricchito da attori come François-David Cardonnel (Joris Delhaye), Lilea Le Borgne (Louise Nielsen), Arnaud Henriet (Etienne Lambert), Juliette Poissonnier (Christine Lambert), Laurence Oltuski (Judith Colbert), Sylvain Charbonneau (il medico legale) e Lola Zidi-Rénier (Chloé).
Questa storia di crimine ed ingiustizia invita il pubblico a riflettere sulle complessità della natura umana e sull’inesorabile ricerca della verità, affinché simili orrori non possano ripetersi tastando il crudo polso di una realtà da fronteggiare.